I pantaloni rossi di Nadiella│3
3.
La
vedete quella ragazza
coi
calzoni rossi, se hai visto
ebrei
che pregano per la pioggia
dirà poi Amichai hai visto
come
gli uomini ricordano,
io
ti ho visto con quei calzoni
rossi
e sulla spiaggia di Rimini
d’inverno com’eri in quella
immagine
che mi hanno rubato
gli
zingari insieme al libro di Testori
sulla
letizia e la felicità che mi avevi
dato
da leggere, non puoi vedere
come
ricorda un poeta, ragazza
di
quegli anni in cui non sono stato
a
Le Havre, né a Ushuaia come mio
nonno,
mi piaceva stare in mezzo
alla
gente, Torino scava immagini
indelebili
nella tua libido, con quei
calzoni
rossi che avevi in via Barberia
a
Bologna solo in quella finestra visiva
ti
ho portato a passeggio sotto i portici
di
via Roma, via Po e via Cernaia
e
adesso che avrei voluto ancora
pensarti
qui in questo deserto
della
mia anima come faccio
a
pensarti con quei calzoni rossi,
come
può essersene andata quella
mia
ragazza coi calzoni rossi?
Una
ragazza con quei calzoni
rossi
sta semmai alla finestra
a
farsi lo shummulo, non salta
giù perché non può essere che
non
ci sia più nessuno che
le
tiri giù i calzoni rossi,
nel
vento estivo che sta
arrivando
│I pantaloni rossi di Nadiella│
( Cesena 11 ottobre 1954- Milano 10 giugno 1985)