A sognarlo così
adesso che ci penso
Durante la
passeggiata della controra
O quello che ne
resta in quanti gradi
Di quel podice
24x24 in blu testo scuro
E si tratta del
mio (-phi) che ti passa
Al meridiano dissi
a Essa che di sicuro
Adesso dalla primavera
starà mettendo
Tenute della Maison
Lejaby sul suo
Podice tarasso e
seminomade che sembra
Che lo stia
esponendo alla luce di Berlino
O a Parigi, fors’anche
a Praga, di certo a Torino
Tutto per il
poeta-visionatore sotto i portici
Di via Roma,
piazza San Carlo, Piazza Castello
E via Po così lo
stai portando al passo trepidante
Con una zolletta o
meglio sono sempre tre
Di zucchero
candito al rum o tre confetti
O altrettanti
spicchi di mandarino tanto
Che è così che ti
sognerò nel tuo bagliore ainico
Del Gran Tarasso
Messer di Avola lungo un piede
Del poeta che ti
segue per la calzatura del suo oggetto “a”
Nelle polacchine
scamosciate verdi della Superga
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photo │© anna morisini |