Lo Shummulo di Cat Power, come se fosse l’acting out o la cosa dell’Arturo Bandini di John Fante
Lo Shummulo, che ha dentro l’acqua, la pietra da mulino e la mula,
ha sempre un innesco di retorica negativa, ma quando c’è l’aoristo
– ingressivo o gnomico che sia – è acting out, nel senso che è antitetico
al passaggio all’atto: quando Arturo Bandini incontra Camilla Lopez
è assolutamente certo che si tratta di un a per il soggetto.
Tempo di guardarle le scarpe ed è evidente che l’a in questione può
essere per Arturo Bandini il superio più molesto: è l’acting out che mostra
la donna fallica e quello che mostra è il resto, la sua caduta, ciò che cade;
tra il soggetto $ e l’Altro barrato Å, non autentificabile, mai completamente
autentificabile benché sia impersonato da Camilla Lopez,
ciò che spunta è questo resto, a, è la libbra di carne, è questo l’acting
out in termini di peso del desiderio, l’a piccolo o la libbra di carne
che sono le gambe lisce e forti o la sodezza dei seni,
Nel canto di Cat Power c’è la “mostranza” ,che serve per tappare i buchi del desiderio,
come quelli della malinconia; solo che l’acting out non è un sintomo,
c’è il transfert selvaggio che, un po’, fa Baudrillard, l’alterità radicale,
l’irredentismo dell’oggetto, il selvaggio incomprensibile, non sentimentale,
un po’, per addomesticarlo, richiede l’interpretazione per capire in che modo
attaccare il cavallo alla stanga per farlo girare nel maneggio.
In che modo agire con l’acting out, non certo con l’aoristo,
perché così non lo si interpreta, né lo si proibisce, né si rinforza l’io,
avrebbe potuto sognarlo Arturo Bandini .
Ma se con l’acting out c’è il cavallo che scalpita, è con lo Shummulo
che la mula dovrà azionare la pietra del mulino, il transfert selvaggio
addomesticato per rinforzare l’io di Arturo Bandini,
in qualche modo è questo che avviene, solo che, intanto,
l’ a, la libbra di carne, insorto, è rimasto assolutamente intatto,
tra manicomio, cane e deserto.
Commenti