Gli oggetti d’amore dell’anno del poeta
by Gaudio Malaguzzi
Quando
alla fine dell’anno il poeta si ritirò nei
pressi di Sant’Arcangelo, in una locanda sperduta nella quale anni prima
si era ritirato per mesi interi nell’intento di vedere quanto meno gente
possibile e di mantenere solo i contatti strettamente indispensabili e poi
cadde nell’incantesimo della Našca di Giulia, fu finalmente in grado di stilare
la statistica dell’anno degli oggetti d’amore che in quei dodici mesi appena
trascorsi avevano verticalizzato il suo oggetto
a e prodotto le estasi e le eiaculazioni passando al suo meridiano,
interpretato di volta in volta dalle varie figure.
M Leggi solo se sei adulto e colto...$
Che quell’anno erano state solo cinque(in verità ce n’erano state altre, infinite, ma ognuna non aveva superato come oggetto della pratica fantasmatica le 12-15 prove):
M Leggi solo se sei adulto e colto...$
Che quell’anno erano state solo cinque(in verità ce n’erano state altre, infinite, ma ognuna non aveva superato come oggetto della pratica fantasmatica le 12-15 prove):
Il personaggio fotografato da Julieta Sans
ha un qualcosa di fisico che ricorda la "mula |
3) una giovane
chiamata Orsellizia (fantasmatizzata coi calzoncini neri e cinturino bianco, e
sodomizzata presso l’abbeveratoio dei ciucci, e poi con altri calzoncini,
variante del calzoncino più inculato, che è sempre il nero, e uso particolare
dello zucchero candito , e anche rum, miele, marmellate, durata dell’inculata
sul numero di 3-4 cubetti di zucchero candito, e poi evacuazione e traccia
della pratica effettuata depositata vicino a casa, nel bosco, dietro l’abbeveratoio,
sulla spiaggia, in un agrumeto, visibile e constatabile da chiunque passi per questi luoghi naturali);
4) un’altra
giovane chiamata Gigolette che è attrice della Biffle ma che, all’uopo, viene
anche inculata, anche lei in pantaloncini, ma anche in jeans, in virtù di un
particolare giorno critico in cui apparve così, e dopo aver mangiato , odorosa
di sugo, tanto che viene spesso “insugata” negli altri vestiboli; si presta
anche lei a lasciare, nel corso dell’anno, depositi immani frammisti a miele,
cioccolato e sperma;
5) infine un’altra
giovinetta, chiamata Simone, pure fantasmizzata di solito in interazione con
Gigolette, con cui verbalizza apprezzamenti e voglie inerenti il poderoso
uccello del poeta, cosicché Gigolette si fa fare la Biffle in faccia o, quanto
ci vuole, se lo fa insugare nell’ano e lei, non c’è verso, vuole che il poeta
glielo ingasi davanti; nell’anno in corso, accantonata come oggetto singolo, ma
coprotagonista con la Gigolette;
7) infine Ide
la Breshë, che dopo tanta latenza, è riapparsa al meridiano del poeta negli
ultimi giorni dell’anno con una frequenza notevole, fantasmizzata sotto un
ponte con il suo patagonico sedere, anche lei fautrice di pesanti depositi
frammisti a marmellata e sperma, fatti nel bosco, sulla spiaggia, in un campo
sull’erba e a ridosso della ferrovia.