Psicanalisi dello Schluchzen
di Lucrezia ♦
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Schluchzen di Lucrezia ♦ 1 |
La regressione
sadico-anale, interpolata tra le fantasie edipiche originali, e le
verbalizzazioni oscene di queste o anche attorno a un determinato oggetto “a”,
aveva un ruolo preminente nel singhiozzo di zia Lucrezia. E’ evidente che i
desideri sadico-anali non escludono la partecipazione di altri erotismi e
impulsi componenti, come nella balbuzie: il fallico, l’orale e
l’esibizionistico. Come nel caso riportato da Alfhild Tamm, un giovane che ebbe
un periodo conflittuale tutto incentrato sulla masturbazione genitale a cui
fece seguito la pratica della masturbazione anale, che, sospesa, portava il
giovane a balbettare, la giovane Lucrezia ebbe prima un periodo di
masturbazione genitale e poi, dopo un breve lasso di tempo orale, venne a
dilettare il suo fantasma con un oggetto “a” fallicamente predisposto per
riempire il campo lungo delle sue
fantasie anali: nei periodi di sospensione di questo bonheur anale
avvenivano le lunghe crisi di singhiozzo. Come nel tic psicogeno, in cui la
muscolatura volontaria del corpo si rifiuta di servire l’Io, nel singhiozzo c’è
anche il problema del super-Io che, sospinto quasi diabolicamente dall’Es,
attiva questo sintomo motorio come se fosse dentro il vortice di una nevrosi
traumatica. Si sa che, nelle nevrosi traumatiche, è la quantità soverchiante
d’eccitazione a determinare le conseguenti e involontarie espressioni emotive.
L’ipotesi di Melanie Klein, che nei casi di tic l’esperienza della scena
capitale sia stata infallibilmente vissuta tramite l’udito, fu considerata
spesso per il singhiozzo di zia Lucrezia, ma, poi, si arrivò alla conclusione
che l’orientamento specifico erotico-muscolare era connesso a sensazioni
eccitanti della propria sensibilità del profondo e dell’equilibrio, che,
nell’ambito anale, sono in buona parte anche uditive per l’interconnessione dei
sentimenti corporei e delle sensazioni cinetiche. La traccia e la memoria,
insomma, e i canali semicircolari, tra la nevrosi coatta e l’isteria:
l’ascendente in Toro, proprio all’inizio del segno anale di Terra, e la
presenza quasi in congiunzione del Nodo lunare e della Luna nello stesso segno(in
perfetta opposizione con il punto
patasomatico), che è il segno della gola e della glottide, sembrano essere
i vettori significanti di una manifestazione di piacere, ostruita o bloccata,
che si fa così istericamente catatonica.
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Schluchzen di Lucrezia ♦ 2 |
Un po’ come il Berg di Witold Gombrowicz, che, oltretutto, finì in Argentina come
il cognato di Lucrezia, il Parrot, e anche il “marito”, il Loreto, la virtù incorporativa che si fa compulsione proairetica
della pulsione anale è dall’orecchio che entra: Lucrezia singhiozza e fa lo
schema verbale della pulsione anale incorporativa, lei riode i suoni di quel
piacere, e quei suoni le si impigliano in gola purché ci sia il super-Io a
udire il suono della compulsione proairetica del Loreto o del Parrot che lei
non sta allietando più nei suoi piaceri singolari. Anche l’erotismo olfattivo
ha questo orientamento di gratificazione sessuale protettiva, è anale, ma non
fa rumore, e non passa dall’orecchio, ma pur per il naso ha la stessa percussione
fallicoanale, per via dell’onnipotenza perduta, dicevano gli psicanalisti di
una volta. La nevrosi pregenitale di zia Lucrezia avrebbe potuto avere il nome
del godimento interrotto o strozzato, un
suono, una onomatopea, qualcosa di un gemito quando si ingasa l’oggetto “a”,
che per essere così ficcato nel canale semicircolare della muscolatura
volontaria , è da lì che vien fuori il singulto del gaz, che è il gaudio in albanese, così presente nella palude che fu
virtualmente quella del sibaritismo coniato da Roland Barthes. L’Ascendente in
Toro che è la glottide e a ovest discende lo Scorpione, che è un segno anale
connaturato all’elemento Acqua, con Urano, come vettore degli sbalzi e delle
contrazioni, sulla cuspide del tramonto:tra
la Testa di Orione, che gli Ebrei
chiamano Giah, “Colui che paga”, il sieou che ascende e la Coda del Drago, il sieou della “maldicenza” e quindi del piacere singultato, al
discendente, l’asse somatico è ineffabile per quanto non sia assolutamente
patagonico.
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Schluchzen di Lucrezia ♦ 3 wordle maxwords92 |
Tanto che quel patagonico singulto del Bonheur di Lucrezia lo
chiameremo Lu(st)schluch ? O SchluchJubel,
per il giubilo che essenzialmente è?
O, semplicemente, Schluchzen, così
che sia specularmente connessa alla sorella, Mia Nonna dello Zen e ai suoi piaceri altrettanto di controbalzo anale
nella solidità patagonica del cognome che si fa sostantivo-archetipo che fa
sobbalzare, sulla linea dell’orizzonte e dell’Io-corpo, il diaframma del gaudio,
del gaz?