Apprendiamo della scomparsa di Mario Lunetta( oggi 17 luglio 2017,
da Stefano Lanuzza, Per Mario Lunetta,
“Lunarionuovo” n.80, giugno-luglio
2017, appena pubblicato online da Daniela Saitta).In memoria, pubblichiamo 4 suoi
testi, tratti da La
velocità della luce,
che ci aveva mandato nel 1986 per la collana “Scrittura & Poesia” delle Collezioni
di UH │
Mario Lunetta
Telesio e i Sex Pistols
1
; mi chiedo, tra questi richiami balbuzienti di
corvi
rimbalzanti contro un cielo di grigio gualcito
taffettà
(di persiano tāfta, di malconcio gatto d’angora,
agoràfobo
ed acre) se Telesio amasse la Tele(vi)sio(ne),
in quei suoi
grami tempi gremiti di nulla o ben poco, culla
di immagini
proterve, di minerve iperarmate e
ultrasapienti, bocche
cucite, carogne arse. Tutto poi serve, enfin –
ti dici - :
anche le ceneri; anche un citrullo, grullissimo
gioco di parole
disonorate, che ti richiama il giogo in cui
siamo stretti,
poareti, nel nostro tempo astronautico, meta
copernicano,
ritmato magari da un qualcosa che può essere,
mettiamo, Epistrophy
di Thelonious Monk, mitra a tracolla, monaco
monco al pianoforte.
2
; la montagna ha un profilo noto, avvolta di
capelli neri:
di colpo, in un vortice, in un network
folgorante. Qualcuno
qui mi parla amabilmente, in alcune lingue non
mie, tentando
di restituirmi la mia lingua perduta: e questa
mia amara bocca
è muta, in uno scricchiolio di ossa macinate.
Lontanissimo
il mare, non so dove si celebrano aprili
festosi e disperate
fini d’anno. Cracovia jagellonica. Varsavia,
Stare Miasto
sotto un dolcissimo rovescio di neve,
dissoluzione della mente
a altissima temperatura: le corna rotte contro
nere porte
di ferro. Eccomi cane, irrimediabilmente: topo
infangato. Addosso
mi pesa, enfin, una privazione di troppo. Il
dollaro cade,
inopinato miracolo. Nessuno nota la differenza
(assai analogica)
che corre, immobile, inchiodata, tra cruauté e
crudités: parbleu.
4
; il mondo è tenue: una bolla d’aria( o di
sapone), se visto
da queste modestissime altitudini. Si sente
che, in fondo,
ha bisogno soprattutto di molto pallore
bistrato, delle
interrogazioni di uno sguardo nocciola, mentre
ci si sfila
i guanti, le scarpe e il resto, in un’infernale
umidità. Sotto
la pioggia le auto ai bordi della strada( rossa
terracotta
di Barbakan, ragazze in pelliccia strette in
atroci jeans rosa
smoking, magliette con la scritta Sex Pistols,
come in una
sciarada, sotto un cielo di macabra lavagna) :
e un’ombra che
sempre m’accompagna, solidissima, e mi precede,
e m’invita.
le auto, dico, inclinate verso il mare, aria
sofferente e un po’
medianica. Un cane bagnato dentro la rètina:
sembra travestito
da pecora nera. La Volkswagen bianco latte: si
potrebbe mangiarla,
con la mente a certe cattedrali del norditalia,
a una squallida
birreria, a una voce nella nebbia, spezzata:
mentre, enfin,
l’aerostato esplode di luci multicolori( “Beauté
tahitienne,
n’est-ce-pas?”): e qui, di colpo, l’afrore del
patchouli.
9
; fuori, una luce bianca di neve( e la neve
accecante che copre
tutto): io leggo certe lettere del Tasso che
toccano il fondo
di una disperazione che non si dà ragione delle
sue cause
(perché, enfin, ragione non c’è – e forse cause
neppure): ed è
-
sì
che lo è – una prosa tra le più grandi e spregiudicate
che conosca ( pur nel groviglio dei suoi
pregiudizi e delle sue
pregiudiziali), io che (ohimè) ho – anche per
dovere diciamo
così professionale, lunga e esercitata
esperienza di prosa
italiana( di pane & salame c’est-à-dire,
pizza & ricotta e pizza
& fichi e tarallucci & vino: e assai più
di rado pandispagna):
e la vestaglia è lì da un bel pezzo, da quanto
non saprei dire:
magari in attesa( la cagna) che l’indossi per
resuscitarla, nel
mentre che io muoio di lei, dentro di lei:
perché – poco
da fare – ancora e
sempre(comme on dit) le mort saisit le vif.
febbraio 1986
!da :
Mario Lunetta, La velocità
della luce
per le Collezioni di Uh »Scrittura & Poesia » edited by V.S.Gaudio & Marisa Aino│
+
Roma, 16.5.86
Carissimo Gaudio,
ti
mando le circa 30 cartelle richiestemi per un’eventuale plaquette.
Si
tratta di 4 poemetti, dei quali è edito soltanto “Stagioni, Stages”(nella
antologia LA SVOLTA NARRATIVA DELLA POESIA ITALIANA, a
cura di G.Dego e L.Zaniboni, Edizioni Agielle, 1984).
Ti
telefonerà presto Stefano Docimo per concordare con te la serata di
lettura ai “Magazzini Generali”.
Molti
auguri di buon lavoro e un abbraccio dal tuo
Mario
Lunetta