13.
per questa bocca che contro la
bocca con l’acqua
che giù in cui sto remando fino
al punto di entrare
e questo tuo arco che è
spessore del corpo
e limite della carne se non
l’aria respirata
segni qua e là come in tutti i
sensi incollato
alla curva il battere dei colpi
mischiato e stretto
e ti si soffoca in gola o
soffia sopra il fiume
in ginocchio in un modo che sul
divano possano
essere respinti passaggi e
passi e lavoro nell’acqua
e grida tutto ciò che taglia ad
angolo retto
tra sudore e biancheria e gira
di lato il sole
irrorato che per bucare
l’acqua, muscoli, dita,
bocca non bastano, né il tappo
della Bardot
l’anatomia del corpo adesso è
nella 16 che incula l’orizzonte
!da:
V.S.Gaudio ■ La Stimmung sul rovescio del cielo di Gigliola
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