Ci sono due tipi di poeti.

Legge dello schema verbale pisciaredei poeti.
Ci sono due tipi di poeti: quelli che pisciano nel water e quelli che pisciano fuori dalla finestra della mansarda a Torino.

Corollari e sveltine.

  1. Ed erano gli anni di piombo.
  2. E poi, uscendo verso piazza Castello per “La Stampa” dopo mezzanotte, sentire dialogare eccitate due ragazze sul tema che, prima, non stava piovendo.
  3. Ad ogni modo, aspettando che arrivino quelli che vendono “La Stampa”, il poeta non va a porgere il proprio ombrello alle ragazze bagnate.
  4. Un poeta con “La Stampa” sotto braccio a Torino dopo mezzanotte distingue quattro tipi di ragazze: quelle che, se si bagnano, stanno zitte; quelle che, se si sono bagnate, si riparano sotto i portici e magari leccano un gelato; quelle che vuoi vedere che non era pioggia?, e quelle che, parlando con l’amica, adesso che dovremmo fargli a quello con”La Stampa” sotto braccio che fa finta di niente?
  5. Non è poi vero che “solo Dio può scegliere a caso”, la Nona Legge di Levy: anche il poeta della seconda specie può scegliere a caso e…fa centro!
  6. La ragazza del quarto tipo a un certo punto chiede al poeta: Sa che ore sono? Se il poeta non ha l’orologio non lo sa; se ha l’orologio, non ci crederete, è talmente imbarazzato che non riesce a decodificare l’ora e quando sta per dire alla ragazza:”Non riesco,vuol vedere lei?”, quella: “Ma vaffanculo, se fosse ad acqua il tuo orologio faresti in un attimo,neh?”Se il poeta ha due orologi, la sveglia di uno suona proprio in quel momento e il poeta comincia a correre verso la mansarda, perché aveva messo il bollitore sul gas.
  7. Cazzo, ma d’inverno questi tipi di poeti come cazzo fanno a pisciare fuori dalla finestra al quarto piano in pieno centro a Torino?