Il professore della divina commedia e il monaco del gaudio

©Il professore e la divina commedia del gaudio
by Gaudio Malaguzzi

Il professore di Dante e Boccaccio, che, per tutto il tempo in cui ha insegnato al liceo, è sempre stato tormentato dai suoi studenti e finanche dalle sue studentesse, con le quali era uso appartarsi nella latrina della scuola per stabilire seduta stante quale fosse la pratica, e anche la posizione, più lieta per ottenere il massimo dei voti nella interrogazione dell’ora successiva o del compito in classe, non è più tornato a scuola perché è stato tradotto in carcere dalla polizia giudiziaria incaricata di farlo in esecuzione al mandato di arresto. Si continua a disquisire ancora sul pathos di questo insegnante, tanto che le pratiche sessuali con le studentesse i cronisti di giudiziaria le danno come atto dovuto all’affabulazione patemica del docente. Anzi, si fa derivare il tormento, datogli dagli studenti e dalle studentesse non sottoposte all’affabulazione erotica se non sodomitica, alla gelosia e all'invidia di queste giovani creature. Tanto è che si pensa che finirà ai domiciliari in un monastero cosicché possa raggiungere il gaudio leggendosi ogni giorno la Divina Commedia insieme a quel monaco francescano, già condannato a dieci anni per aver abusato di una o più consorelle, con l’aiuto del Ghb e, per non destare sospetti sulla natura del gaudio, facendosi assistere dall'assistente dotato del cognome,che è l’archetipo-sostantivo dei cosiddetti misteri della Madonna.