• La Hit del Lafcadio: "Mario Lunetta disse ai compagni che son cazzi amari..."


La Hit settimanale del Lafcadio Incaricato
per la Tortura dei Poeti

Hit
Reo
Genus
Ordo procedendi
Grado di dolore
Mario Lunetta
Robustum
3
4
Bianca Maria Frabotta
Medium
3
4
Mario Grasso
Robustum
4
4
Camillo Pennati
Subtile-medium
4
1
Ennio Cavalli
Subtile
3
3-4

·
Il poeta 3-4, che ha sempre uno stile più o meno Robustum, ha bisogno di un Ordo Procedendi sempre ACUTO, quello che l’Anonimo del Gaud, nel capitolo sulla tortura dei rei, esemplifica con la modalità definita dal Beccaria come “tenagliato e coppato”; che, di settimana in settimana, non sortisce, è evidente, effetti di sorta perché un tal Poeta può sopportare un grado di dolore “elevatissimo”: il grado 4 è quello di un Poeta con una insensibilità eccelsa, anzi più lo torturi, lo tenagli e lo coppi e più questo tira giù, non semplici poesie o poemetti ma, autentici libri di poesia, fosse anche editi dagli editori più improbabili anche amministrativamente parlando.
Detto questo, come si fa a non divulgare la notizia che, nel Fascicolo del P.M. che la riguarda, l’affeminata poetessa che partecipò “al dibattito politico e culturale del femminismo degli anni settanta” e che il Lafcadio, anziché farla saltare con polvere pirica, le fece uno spettacolo pirico, e che, dopo, essendo anche l’autrice di Femminismo e lotta di classe(1973), provvide, un Lafcadio di classe, dopo aver dato con classe lo stato di allerta, a serrare i ranghi e a romperle il fronte, e dopo averla abbordata, con classe, la mise a ferro e a fuoco nell’area della cultura di classe e della poesia di classe.
Non pochi riconosceranno in questa poetessa Bianca Maria Frabotta e, invece di partire per la guerra(con la Tradotta), partiranno, ancora e comunque, questi Lafcadi integerrimi ed estenuanti, per la poesia (con la Frabotta).

Tornando al poeta Robustum 3/4, si narra, dal Fascicolo del P.M., che Mario Lunetta, in quanto poeta comunista, assunse la padronanza delle innovazioni offerte dalla nuova tecnologia senza complessi, molto laicamente e parlò con i compagni dei rapporti di proprietà mentre montava la marea neoconservatrice in questo paese che si chiama Italia e in tanta parte del mondo, e disse ai compagni che son cazzi amari, e i cazzi amari non si risolvono in un amplesso mistico(o mistificante) tra ideologia e religione, tanto che fu trovato ad Arcore con tre cartelli della poetica comunista:
· 1)      Berlusca Berlusca:
   più merda vende più baiocchi busca!
· 2)      Berlusca, Berlusca,
   ti freghi la farina
   e ci lasci la crusca!
· 3)      Frizzi, lazzi e baccalà,
   Berlusconi eccolo qua![i]



[i] Sono versi del Poeta: vedi Berlusconeide alle pagine 49 e 50 di: Mario Lunetta, Saldi di fine stagione, Fermenti, Roma 1992.


· La Hit  precedente è questa:


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