di v.s.gaudio
Martina Velazquez
La Soldadera que no solda
hace esperar el poeta al portál de
tránsito
Più
di 5’6” non è alta, è una normolinea paralongilinea, con l’indice
costituzionale(IC) più da 53(normolinea mesomorfa) che da 50(longilinea
mesomorfa), Martina Velazquez,
figlia dell’uomo più potente e ricco del Messico, che inseguì Manuel Montillo,
l’uomo che l’ha abbandonata sull’altare e che, quando lo raggiunse, invece di
punirlo,finì per amarlo. In mezzo alla rivoluzione visse nella miseria e nel
pericolo, causando, perciò, la scomparsa totale del potere e della ricchezza
del padre Robustiano, ritenuto, erroneamente, dal governo, complice dei
rivoluzionari di Pancho Villa.
Conosce
finalmente Villa, ma, mentre il generale
l’abbraccia estasiato dicendole: “Finalmente ti conosco, Martina…”, lei lo
mette in stand by rispondendogli: “Ci tenevo anch’io generale Villa…Ma, se mi
scusa, devo vedere mio padre, che…”Palomo sta sopprimendo a coltellate per lei.
Altro
non si sa dell’importante rivoluzionaria, nemmeno una foto di Slinger, solo
disegni di Enrique Breccia.
Slavich,
interpellato, non dice più di quanto ha scritto sulla Soldadera.
V.S.Gaudio
l’ha testata con due test de “La Stampa”, uno sulla castità e l’altro su che
tipo di figlio sei. Le ha dedicato un paio di poesie.
In
più sente che, per qualche verso, assomiglia alla torera Aurélia Piedronte,
messicana anche lei. Ma, nell’intervistarla, ha evitato qualsiasi accenno anche
perché sembra che questa fosse imparentata con El Curro, il torero che tagliò l’orecchio
al proprio genitore governatore e si unì, così, alla banda di Montillo e di
Martina Velazquez.
MV [Mi guarda così, con le labbra serrate, senza dir niente]
VS Che shampoo usi?
MV …[Mi guarda ancora così, con le labbra serrate, senza dir
nulla]
VS Gli stivali…hai quelli da “Soldadera”?...Belli…
MV … [Mi guarda così, con le labbra serrate, e non dice un
cazzo]
VS Ascolta, Martina. Poi, com’è finita? A Pancho Villa gliel’hai
dato un assaggino?
MV Lo vorresti pure tu un assaggino?
VS Mi fai impazzire col cappello…e gli stivali
MV Tu es un
puerco.
VS Insomma, Martina, la rivoluzione…è finita da un pezzo. Qui,
poi, sai…non c’è mai stata una rivoluzione come si deve. Allora, adesso che
fai? Cinema, ti metti a cantare, scrivi un libro per Mondadori, ti fai un giro
col Circo Orfei?
MV [Mi guarda così e tace]
VS Quando giravi per il Mexico, con il fotografo Slinger,
che voleva diventare famoso ritraendo Pancho Villa; Goldman, il bandito
ricercato dai Rangers del Texas; Enrique Veles, quel disertore e, poi, con quello
che ti doveva sposare, quel Manuel Montillo[ che, proprio per lui stavi a fare
la musardine, t’aveva lasciata sull’altare e gli volevi lisciare il pelo],
insomma la davi un po’ a questo e a quello, oppure eri per la castità assoluta,
sostieni pure tu come Gabriella Brown, l’autrice di The new celibacy, che l’essere umano dopo i 25 anni non ha più
alcuna necessità di avere rapporti sessuali?
MV Non la davo a questo e a quello, nemmeno a quell’altro.
Sparavo a questo uccello e a quell’altro lo infilzavo col coltello. Poi me li
pappavo con uova e peperoni, e guindilla, chile.
VS Ci sono alcuni che scrivono di fumetti che dicono che
Enrique Breccia porta evidentemente un cognome impegnativo. E tu che ti chiami
Velazquez?
MV Ma vaffanculo, poeta! Ma l’hai letta la storia della
Soldadera, quale cognome impegnativo, in culo a te e al nome, va a finire che
se fossi stata qua in Italia, nonostante la Costituzione, chissà che titolo mi
davate!
VS Beh, serve a fare il vino e ad avere castelli, almeno
sulla carta, e l’Imu chi s’è visto s’è visto, col catasto che non è probatorio,
regola scolastica in topografia sia al geometra che in ingegneria!
MV ¿Qué es el
Imu?
VS El Imu es un
impuesto que está sobre la casa urbana.
MV ¿Y quien está,
quien vive en el campo ?
VS Se paga el Imu hasta, incluso, en el campo.
MV E allora perché se è urbano si paga anche in campagna?
VS El Imu en ésta nación se paga por la casa urbana y por
la casa extraurbana.
MV Yo soy soldadera. Y no comprendo éstas cosas de los impuestos.
VS También yo soy un poeta.
Y no comprendo éstas y otras cosas de la materia bruta de ésta nación.
MV No decir tonterías, poeta, dime una poesía.
VS La Soldadera.
La Soldadera ha i capelli neri e non si fa lo
shampoo
e ha gli stivali impolverati e scalcagnati come
quelli
che aveva Sandra Alexis del Circo Orfei che stava
a Torino nel secolo scorso.
La Soldadera pure sta nel secolo scorso
però non ha l’andatura che aveva Sandra Alexis
in via Pietro Micca a Torino nel secolo scorso
la Soldadera è fallica, e spara e ammazza
però quando mi guarda ha la hechura de la torera
Aurélia Piedronte
se mi guarda la soldadera e lecca il gelato al
cioccolato e poi
la marmellata di Diospiro la soldadera è meno cruda
e dico com’è che è uscita da Enrique Breccia questa
pupa
con questi jeans Guess aquí mi sembra una Druuna
più secca
e più vogliosa la soldadera beve Barbera col “Baccalà
alla Sibarita”
la chiamerò Martina, la Puta Frita o la Caña Bonita.
MV Solo “Bonita”?
VS C’è il doppio senso tra la canna della pistola e il bere
a canna, el beber a gollete.
MV Yo pensaba a la manga de riego…
VS ¿Que es la
manga de riego?
MV La manga de riego es…la canna per innaffiare ! ¿Y la mermelada de Diospiro que es?
VS La mermelada
de caqui.
MV ¿Por qué no fai una poesia en español?...Hazme una poesia
en español, poetiño…
VS La Soldadera hizo una tarta
No hizo la revolución
La Soldadera hizo gimnasia
No hizo la revolución
La Soldadera hizo el camino de carrera
No hizo la revolución
La Soldadera hizo los sapatos
No hizo la revolución
La Soldadera no hizo el mundo
Dios hizo el mundo
La Soldadera no hizo muuu
La vaca hizo muuu
La Soldadera hizo a todo
La Soldadera no hizo la revolución
La Soldarera se hizo muy guapa
La Soldadera hizo el cuerpo a la fatiga
La Soldadera no hizo al cuerpo al amor
La Soldadera se hizo hombre
y hizo muy calor en ésta nación
Dios hizo el mundo
La Soldadera hizo el calor
La vaca hizo muuu
La Soldadera hizo la saldadura
MV Bonita.
VS Solo bonita…La soldadera no hizo el esfuerzo, no se dignó…la
tiradera
E per il test, di quale parliamo? Quello della castità o quello
per capire che tipo di figlio sei?
MV Yo era hijo único, hija única e ho saldato il conto con
la legittima del hijo de puta que es mio padre.
VS …De tal palo
tal astilla…
MV Padrenuestro.
Il test è stato pubblicato da "La
Stampa", Torino 18 giugno 1991: puoi consultarlo on line,
e ricavarne una
copia in formato pdf,
effettuando la ricerca nell'archivio storico del quotidiano[Ühttp://www3.lastampa.it/archivio-storico/],
specificando il titolo
o parte del titolo, l'autore, la data di
pubblicazione
|
VS [Nel test de « La Stampa » c’erano personaggi
tutti italiani. Nel farlo fare a Martinane ho commutato alcuni in personaggi mondiali o
storici che potevano essere più consoni o addentro la mappa cognitiva ella
testata] Insomma, hai fatto 12 punti e sei un figlio di tipo A:
“Solenne, un po’ represso ma non insensibile. E’ che da
piccolo sei sempre stato un “bambino adulto”, triste e pensieroso. E nulla o
poco è stato fatto dai tuoi genitori per far luce sul pessimismo del tuo
carattere. Lento nelle risposte, ma diligente e perseverante, uno che ha avuto
successo a scuola(dove, si sa, anche i più brillanti non sempre riescono). Sei
cresciuto cullato dalla tua grande ambizione. Oggi, anche se sei un trentenne o
un quarantenne “emergente” o “affluente”, vengono fuori le tue tendenze all’inganno,
al rancore e agli imbrogli. Con i genitori tendevi a giocare a “Sto solo
cercando di aiutarvi”. La tesi era “Nessuno fa quello che dico” e i vantaggi
erano riassunti da “Sono tutti(=i genitori) degli ingrati”(col tuo linguaggio:
dei figli di puta!).
MV E tu che tipo di figlio sei uscito dal test?
VS Lo stesso come te.
MV Sei un Soldador?
VS Non ho saldato ancora un cazzo.
MV Anche tuo padre era padrone come il mio di mezzo Mexico?
VS Non proprio.Ma la mandiera è la stessa.
MV Eppure pensavo che il tuo gioco preferito fosse “Sarete
contenti di avermi come figlio”. Oppure:”Il poeta, il genio, di casa”.
Ancora Maria Felix , che sarebbe stata una
iconica
e pregnante
Martina Velazquez
|
VS Nel test sulla castità (vedi qui in Modesty Blaise ) hai fatto meno di 19 punti [ “A un
certo punto venne un allarme dalla California: “il sesso senza sesso”, uno
slogan della sessuologa Stella Resnik che conquistò una vastissima popolarità.
Praticamente(come direbbe Pozzetto), la “nuova sessualità” recuperava una
vecchia consuetudine, il petting,
frettolosamente messo da parte dalla velocità dovuta alla rivoluzione sessuale
degli anni Sessanta”]: sei una che fa petting?
Una nubile ascetica, una nubile sensuale, un’astensionista del dopo?
MV Il petting, Ve Ese, è stato frettolosamente messo da
parte dalla “velocità” dovuta alla rivoluzione sessuale. Quando facevo la
Revolución, la soluzione doveva essere immediata, se vuoi saperlo ho fatto
molto hand-job.
VS La mano de la justicia…
Silvia Pinal(12 septiembre 1931)
che fu La
Soldadera nel 1966
(nella immagine sotto)
|
MV Si trattava di fare la soldadera.
VS Tu éras a la pata llana…
MV No a manos vacías.
VS ¿A mano alzada o a mano armada?
MV Yo teneba a la mano.
VS Davi l’ultima mano. O facevi man bassa?
MV Yo soy una soldadera.Yo no me quedo mano sobre mano.
VS Sei una astensionista del dopo. Tocchi con mano e poi …vieni
alle mani. Ti ha mai fatto qualcuno un’avance del tipo: “¡Choca la mano!”
MV ¡Qué bobo, bato las palmas!
VS Non ti chiamavano a un certo punto “Martinas”
MV ¿Qué significa?
VS “Martinas” allude a “Manitas”, “mani di fata”, sarebbe “Mani
di Martina”…
MV A due mani? ¡Ya ya!El hecho es que yo he hecho siempre
con una sola mano: como los Jesuitas cinco contra uno, la Batalla de los
Jesuitas era acaso la batalla de Martina…
VS ¿Cinco hombres
de un tirón ?
¿O en su momento ?
MV ¡Muy bien
hombre ! Vete a tomar por el culo !
VS Che tipo di pistola preferisci o preferivi?
MV Light submachine gun, la mitraglietta che fa fuoco a
colpo singolo o a raffica. Ma mi piace perché è per la difesa individuale
ravvicinata.
VS Beh, avrei pensato il big gandgun.
MV Cos’è?
VS Il pistolone.
MV Come te, no?
VS E tra i fucili?
MV A caricamento multiplo.
Maria Felix alias Martina Velazquez:
ecco il
dagherrotipo che passa
al meridiano del
mio oggetto a?
|
VS Ci avrei scommesso. Esiste un dagherrotipo fattoti da
Slinger?
MV No.
VS E come si fa a guardarti ogni tanto per allietare il
nostro…oggetto a che passa al meridiano?
MV [Mi guarda esterrefatta, ma è una soldadera; e poi
risponde così] Mi guardi nei disegni di Breccia.
VS Non è che ci sia, senza che se ne sappia niente, puro
Heimlich, un dagherrotipo di Manuel Alvarez Bravo?
MV Di Tina Modotti anche.
VS E’ per l’attrattore strano di Jean Baudrillard…
MV Che eri strano, poeta, s’era capito.
VS Ma a te piace che uno quando gli passi al meridiano del
suo oggetto a ti zufoli nell’orecchio?
MV A te invece se ti penso quando mi passi al meridiano del
mio oggetto a sai dove ti zufola?
VS Per ovviare alla mancanza del dagherrotipo, c’è il
cinema, dove sei stata interpretata sia da Maria Felix che da Silvia Pinal. Con
chi ti riconosci di più?
MV Con la Felix, anche fisicamente. Hai notato, poeta, che
tutte e due hanno la luna nella stessa “forchetta”, nello stesso spazio, del
segno della Vergine, quello stesso spazio che tu consideri che sia il punctum
della posizione della mula…
VS In questo senso, Maria Felix pare che fosse più
predisposta naturalmente, come te d’altronde, non so forse per Marte che tiene…carica
la posizione della mula con il sestile con la Luna e il trigono con Mercurio
che, perciò, è tenuto in opposizione dalla Luna.
MV Yo no tengo la luna in quella forchetta dello spazio
celeste e il mio cuadrante lunar è diverso…no?
VS Pensi che il tuo quadrante lunare sia diverso da quello
della Felix e da quello della Pinal? Rinunci al patagonismo messicano del
cuadrante lunar?
MV …[Mi guarda- tiene los ojos fuera de las órbitas – e sorride
beffarda]
VS C’era un’altra attrice messicana col tuo cognome,
Velazquez, Lorena, faceva film di fantascienza. In un fotogramma immobilizzato,
mi è parso di intravvedere l’orbita del suo cuadrante lunar, ti sarebbe
piaciuto farti interpretare da lei?
MV Quadrante per quadrante, le lune passano, la luna
menguante, la luna creciente, la luna nueva, tú me haces estar de mala luna, Ve
Ese. Ma la Ese da te sta per “Sibarita”?
VS Es posible.
MV Stai sempre a guardare i quadranti lunari, solari e las maestras,
esferas, a cola…
VS A cola maschile o a cola femminile?
MV ¡Da lo mismo, Voyeur Sibarita(Ve Ese) o Vulgar Sibarita,
se non Vicioso Sibarita!
VS Velazquez, con queste “z” cruciali e soldadera che sei,
non ti sei mai sentita un po’ “Zorro” al femminile, una zorra?
MV Tu, invece, a “pillar una zorra”(ubriacarsi, prendersi
una sbornia) fai presto, zorro(“volpone”) o zote(“zuccone”)!
VS Ma, Martina, non intendevo la zorra in quanto “zoccola”,
ma mi riferivo a Zorro, il personaggio: Zorra, se Zorro è volpone, tu al
massimo saresti una volpona…
MV ¡No hable más del asunto!
VS Sai che un linguista italiano, già negli anni Venti del
secolo scorso, in un suo libro titolato Dal
nome proprio al nome comune faceva partire l’etimologia, per Martino, da “caprone”, “montone” e
andava su per il samartìn veneziano, che
era il “panforte che si fa per San Martino e rappresenta un uomo a cavallo”.
Insomma, fatto sta che “Martino” da nome proprio si fa nome comune per indicare
il posteriore, da un lato, e il pene, dall’altro.
Martina, invece,
la considera nei divertimenti e nelle canzoni popolari, come la Chanson de la Péronelle in Francia, che
è “dire des sottises” e “cantare per letizia”, la “canzone di Martina” era
connessa alla frase piemontese “fe’ cantà Martina”: far aspettare alla porta.
MV [Mi guarda sbigottita e sgomenta. Poi…sbotta] Che vuol
dire, che Martina ama i preliminari o è una nubile
sensuale?
VS Però…Martina, da nome proprio a nome comune per il “sesso
senza sesso” della sessuologa Stella Resnik, insomma si fa nome comune, per
evocazione, della finta nubile!
Certo, Manuel ti ha piantato sull’altare…ma, poi, tu che sei la maestra del “far
aspettare alla porta”…Vai a vedere…che Martina,
per questo, è …la porta sbagliata!?
MV Sueco…¿Tu es sueco?...Ve
Ese, allora, è il nome comune del falso
bobo, quello che la porta non la becca nemmeno se è un portone di trapasso!
VS Martina, intanto che mi fai aspettare alla porta, la
facciamo un po’ di “gimnasia sueca”?
MV ¿Qué es?
VS Modalidad de gimnasia que se practica sin aparatos y de
ejercicios relativamente suaves, dirigidos a mantener un buen estado físico
general.
MV ¡Qué gil!
VS Martina ha in sé
un po’ di “Marte” e Velazquez “la luz
velazqueña”, ma anche l’”asquar”, sentir asco de algo, provar schifo di
qualcosa, che è il “vello", il pelo, insomma c’è una contrapposizione tra nome
e cognome, per la casata non ti piace il pelo, per nome sei un po’ come Marte,
tutta fallo…ecco che sei la “finta
nubile” e fai “aspettare alla porta”…C’è poi velar, che è tra “vegliare” e “occultare”: insomma, ci dài dentro
con l’analemma esponenziale del tuo oggetto a, prende luce al
meridiano, nascosto e gli fai la veglia, ma la “zufolata” la sente
Manuel Montillo(la zufolata di Montillo è la “Montillada”?) o chi e quanti
altri?
MV Ma vai a farti…una flautillada! Ve Ese, el veedor flojo, que mira con curiosidad lo que hacen otras
personas. ¡Ve ese: vedi questo!
[E si alza, si tira su la veste e mostra al poeta la puerta
posterior, el portál de cesión, el portál de tránsito]
VS[=Ve Ese] ¡Gaudio! Esperando a la puerta de tránsito, al portál, de Martina
Velazquez…