V.S.Gaudio ● Alejandro o del Doma-ascolto


Ma quale Alejandro, Lady Gaga ama il poeta, solo che non lo vuole!...

E come faccio a credere in Dio quando vedo il video ufficiale di “Alejandro” di Lady Gaga? Sono afflitto dai dubbi. E se tutto fosse un’illusione, se nulla esistesse  e perciò nemmeno Alejandro, né quell’altro, Roberto e financo Fernando? Ma allora Lady Gaga avrebbe speso uno sproposito per tutta ‘sta sceneggiata! Se Dio potesse solo darmi un segno! Per esempio se il desiderio dell’uomo è il desiderio dell’Altro, dov’è allora quel famoso inconscio che, come disse Freud, non è il sogno? 
E poi sarà vero che Freud si rivolse al soggetto per dirgli questo che è nuovo: -Qui, nel campo del sogno, tu sei a casa tua. Wo es war, soll Ich werden [i]? E allora Lady Gaga dov’è? A casa mia, nel suo sogno, in una rete di significanti, cioè il soggetto, che è là dov’ era, da sempre, il sogno? Io, quando guardo il video, so che “l’oggetto a nel campo del visibile è lo sguardo”[ii] e voi sapreste quindi quanto me ne frega di Alejandro e di Roberto!

La realtà è marginale, e il travestimento che è lui che fa incontrare il maschile e il femminile, ammesso che, sapendo che lo schermo è il campo della mediazione, faccia sorgere l’oggetto che nascondeva. Nel rapporto con il desiderio, se la realtà quando appare è marginale, l’Altro allora dov’è che fa l’apparizione? Chi guarda è sempre indotto dalla pittura ad abbassare il suo sguardo; quando il visionatore guarda il video “Alejandro” di Lady Gaga, oltre che abbassare il suo sguardo e quindi non accorgersi quando è che l’Altro appare, cosa ascolta?
Il doma-sguardo, di Lacan, e il doma-ascolto, e il desiderio che non smette di contemplare ciò che eleva l’anima incitandola alla rinuncia. Ma, per essere così presente Lady Gaga, tra il fallo di Alejandro e il fallo di quell’altro, e anche di Fernando, e il mio, pur essendo sempre così presente come i Gesuiti, non si può di certo dire che, se lo scetticismo stia dalla parte dell’etica, l’indifferenza debba stare dalla parte dell’"erotica"…
E’ il fallo mio che Lady Gaga sta cercando, perché lei è come la bella macellaia di cui dice Lacan. Che ama il caviale, solo che non lo vuole, per questo lo desidera[iii].

Capite allora che l’oggetto del desiderio è la causa del desiderio, e quest’oggetto causa del desiderio, è l’oggetto della pulsione, vale a dire l’oggetto intorno a cui ruota la pulsione. Che è questa che ha fatto fare la sceneggiata di Lady Gaga: il suo desiderio, che fa il giro dell’oggetto della pulsione, è tutto attorno all’asse di chi l’ascolta e abbassa lo sguardo guardando il video. Per questo, lei ama il poeta, solo che non lo vuole, Alejandro di qua, Roberto di là, e tutti gli altri, compreso Fernando, per questo desidera il poeta.

Ma quando l’ascolto, pur abbassando lo sguardo, vedo che è in mutande, che cosa ascolto se non so in verità cos’è che non vuole, non vuole il poeta o non vuole il (-φ) del poeta? Insomma, mi ama, ma poiché inspiegabilmente ama in me qualcosa più di me, l’oggetto a, non lo vuole? Che impostora, G., lei canta o finge di farlo, e intanto liquida il transfert!...
Con l’alambicco che si ritrova – il trasnsfert è la messa in azione dell’inconscio – lo fa colare e il visionatore è questo che vede, questo svuotarsi del transfert, sono nel suo oggetto a e lei si dà a me ma questo dono della sua persona – come dice Alejandro – mistero! Si cambia inesplicabilmente nel dono di una m….
Poi, a tirar dentro il mammal-complex, perché l’oggetto a, nel campo del miraggio della funzione narcisistica del desiderio (che attiene sempre al video visionato), si presenta come l’oggetto in-ghiottibile, che, va da sé, resta di traverso in gola al significante, che, in ragione del fatto che lei sia così scarsa di seno e che pertanto Tiresia non potrà mai più dotarsi di mammelle per fare la panettiera, è così che allora nemmeno Alejandro, Roberto e Fernando e tutta la masnada fallica avranno di che allietare il loro (-φ), e al poeta il dono di una m…. e a loro gli fa andare di traverso il significante. Cosicché G. possa gaudiosamente continuare a liquidare il transfert e a non volere il poeta.



[i] Cfr. Jacques Lacan, La rete dei significanti, in: Idem, Il seminario, libro XI, I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi(1964), trad. it. Einaudi, Torino  1979: pag.47.
[ii] Jacques Lacan, Che cos’è un quadro?, in : Idem, trad.it. cit., pag.107.
[iii] Cfr.Jacques Lacan, Del soggetto supposto sapere, in: Idem, trad.it.cit., pag.247