Giallo Saraceno • Il sequestro del poeta


Il sequestro del poeta e il 4° grado 
non raggiunto con Kate Moss

Mezzo morto di fame, il poeta V.S. piombò nel salotto dei suoi genitori, che lo stavano aspettando ansiosamente insieme al maresciallo, o luogotenente come lo chiamava l’assistente unep B1 dell’ex pretura circondariale che andava affiggendo sulle porte dei poeti le buste con su stampato in grande ‘Stamperia Reale di Roma’, con dentro un mezzo foglietto stampato dalla tipografia, inesistente, Baudano di Torino.
“Grazie per aver pagato il riscatto, cari” disse il poeta.
Temevo di non riuscire più a scrivere un verso.”
“Racconta,” disse il luogotenente, così chiamava il maresciallo l’ex assistente unep B1 che amava particolarmente l’Amaro Lucano di Pisticci.
“Stavo andando in centro per fare le fotocopie dell’ultimo mio poema quando si ferma una macchina e due editori a pagamento mi chiedono se voglio vedere stampato il mio poema e, con un supplemento, far finta di distribuirlo a questo e a quello, tra i tanti richiedenti e/o corrispondenti cosiddetti addetti culturali nelle varie proloco.
Dico: D’accordo, per prendere tempo, ed entro in macchina.
All’improvviso mi hanno dato del GHB e mi è venuta un’erezione che, al cospetto, il famoso orgoglio peyronico di Eric Berne non era che una piccola controfigura.
Poi mi sono svegliato accanto a Kate Moss legata al letto con le mutande con la bandiera americana anche se lei, da quel che mi sembra che mi abbia detto durante la perlustrazione notturna, è anglosassone e non ama gli yankees, dice che ce l’hanno sempre moscio, invece i poeti come te sono impareggiabili, così disse.
In verità, io avevo gli occhi bendati e giacché Kate Moss in questo periodo non mi tira tanto, pensavo che fosse Elizabeth Debicki as Jordan Baker nel “Great Gatsby”, che, non so perché, sarà per il punzone di Lacan, è roba da shummulo a maggio e senza occhi bendati.”
Il luogotenente esaminò la lettera del riscatto.
“Cari Mamma  e Papà, lasciate 50.000 euro in un sacco vicino al cassonetto davanti casa. Se il cassonetto è pieno, vi prego, lasciate il sacco a fianco del cassonetto. Sono trattato bene, vitto, alloggio, vino a GHB, anche se Kate Moss è un po’ come il riso con le vongole dell’altro giorno, sa di stracotto. Mandate i soldi subito, e un paio di confezioni annuali di profilattici; se c’è qualche disguido nel prelievo e nella spedizione dei soldi con vaglia postale telegrafico intestato a me o a Kate, fatemi un sms o una e-mail. Vostro V.”
“Hai un’idea di dove t’hanno tenuto?”
“No, solo che continuavo a sentire un rumore strano fuori della finestra.”
“Strano?”
“Sì, ha presente il rumore del passaggio a livello quando viene abbassata la sbarra e poi quando deve essere alzata c’è qualcosa che non va ed esce il casellante incazzato che dice: “N’ata vòtë…m’agg rùtt ‘u càz…Ma avònë ggiùstà ‘stacàz ‘i sbàrrë!”
“Hmmm” riflettè il maresciallo. “E com’hai fatto a scappare?”
“Ho aspettato che passasse il treno e l’ho preso al volo che là non ferma ed ero senza biglietto. Il capotreno appena mi ha visto salire a bordo mi ha detto: “ Ti ho beccato, figlio di puttana, adesso la finirai di viaggiare a sbafo!”
“Ma guardi – gli ho risposto – che può darsi che sia davvero un figlio di puttana, ma è tutto a posto, i miei avranno già pagato a quest’ora, li conosco bene quei polli!”
“Interessantissimo,” disse il maresciallo.
“Adesso so che questo sequestro era tutto una finzione. Credo che tu sia un complice. Altro che poesia, sei in arresto.”
Come ha capito il maresciallo, o luogotenente 
come lo chiama l’assistente unep B1 
della Stamperia Reale di Roma 
e della Tipografia Baudano di Torino?
Anche se il poeta viveva coi genitori, lui pagava l’affitto per un appartamento nel suo paese di nascita, costruito su un terreno appartenente a suo nonno, ad uno che veniva col ciuccio da un paese confinante a vendere la carbonella per il braciere. Dei sequestratori in gamba non prenderebbero mai uno che sta in affitto da un ombrone perché non ha senso. Anche se, questo è vero, la Debicky il poeta se la farebbe senza GHB, al contrario di Kate Moss che, per farsela, il poeta ha dovuto usare una dose tripla di GHB, e poi si son visti gli effetti collaterali...


Lebenswelt di V.S.Gaudio con Woody Allen



Kate Moss by Rankin
Kate Moss by Rankin

Elizabeth Debicki as Jordan Baker photographed by Hugh Stewart
 Elizabeth Debicki as Jordan Baker
photographed by Hugh Stewart
Elizabeth Debicki as Jordan Baker