L’enigma
della satiriasi suicida
Apparentemente, V. era
un suicida. Dose eccessiva di GHB. Eppure, c’era qualcosa che non quadrava per
il maresciallo, o luogotenente, come lo chiamava l’assistente unep dell’ex pretura distaccata dell’ex pretura
circondariale. Forse era la posizione del corpo. Era dentro l’apparecchio
televisivo, un vecchio modello, di quelli che potevi ficcarci dentro qualcosa,
specialmente da dietro. Ma qui non solo la testa sporgeva fuori ma anche il
fallo. E, per Dio, che fallo! Che magnifico strumento! Che erezione! Quanto
cazzo di GHB ha preso ‘sto coglione?! Per terra c’è un messaggio enigmatico,
tipico di un suicida: “Cara S., sono allergico ai programmi della Rai, non la
sopporto proprio ‘sta compagnia torinese che abita dentro l’agenzia delle
entrate della provincia di Torino nel palazzo sequestrato perché cancerogeno e
trasmette da Roma e fa diventare giornalisti professionisti tecnici del suono e
commessi delle curie locali, ogni diocesi un tot a seconda dell’area
amministrata. E così ho deciso di farla finita. Ti lascio tutto il patrimonio
inesistente, che, per quanto riguarda l’ascendenza, è stato sottratto all’origine
e, per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali non solo disneyane, è
stato tutto omesso non solo all’origine. Non darti pena per me, ma provvedi a
trovarti un pene per te. Preferisco essere morto che, non solo continuare a
chiavarti ma, piuttosto , che continuare a pagare l’affitto che non attiene a
nessuna regola, come ai tempi dell’equo canone, ti ricordi?, quell’usuraio del
venditore di granaglie, che faceva pure il conciliatore nello sgabuzzino in cui
pesava i sacchi di granone e orzo per le galline, non sapeva neanche cosa
fosse, insieme al suo complice di carriera, l’addetto alla pretura distaccata
del cavallo fortunato, che fece definire il calcolo dell’equo canone sulla base
fissata dal locatore sul contratto, mai
visto dal conduttore, depositato all’ufficio del registro con la mia firma
debitamente falsificata. Addio.
P.S. Forse questo
non è il momento adatto per parlarne, ma ho ragione di sospettare che tua
sorella se la intenda, una, con quell’asino del vicino e, l’altra, con quel
cane di quello che sta più a est.”
S. si morse
nervosamente il labbro inferiore.
“Cosa ne pensa di
questo, luogotenente, come la chiama quell’ex assistente unep che affiggeva sulle
porte di ignari cittadini buste con la scritta “Stamperia Reale di Roma”?”
“Da quanto tempo ce
l’aveva duro suo marito?”
“Da anni. Era un’erezione
psicosomatica. Ed ereditaria. Anche il nonno era affetto da satiriasi. Come
chiudeva gli occhi, il fallo si rizzava. E il bello è che non poteva nemmeno
passeggiare o scrivere poesie…”
Il maresciallo notò
un bicchiere di latte mezzo pieno sulla scrivania. Era ancora caldo.
“Signora S. sua figlia è ancora all’università?”
“Temo di no. E’
stata espulsa l’anno scorso, insieme a
un docente e a un giornalista professionista, per comportamento immorale. E’
stata una sorpresa per noi. L’hanno colta mentre tentava di immergere un
giornalista nano in un apparecchio televisivo sintonizzato su rai3. E’ una cosa che non sopportano
nemmeno all’università della Calabria…”
“E una cosa che non
sopporto io è l’omicidio. Sua figlia è in arresto.”
Il GHB non fa scrivere poesie... |
Perché il maresciallo, o il luogotenente
come lo chiama l’assistente unep
che affigge le buste con su stampato
“Stamperia
Reale di Roma”
con dentro un foglietto tagliato a metà
stampato dalla
tipografia Baudano,
tuttora inesistente a Torino,
sospettò che la figlia di S.
avesse assassinato suo padre?
Il corpo del signor
V. fu trovato con il fallo eretto al 4° grado della scala di Eric Berne, l’orgoglio
peyronico, e il televisore sintonizzato su rai3. Un uomo che guarda rai3 non
potrebbe mai essere affetto da satiriasi.
(1) Il GHB è conosciuto negli USA anche come "G", "Juice", "Liquid X" o "Liquid E" e meno come "Gamma-Oh", "Georgia Homeboy", "Georgia Detwiler", "Blue Verve", "Gamma-G", "Qi", "scoop", "goop" o "gerb". In Italia è conosciuto anche come GBL.
(1) Il GHB è conosciuto negli USA anche come "G", "Juice", "Liquid X" o "Liquid E" e meno come "Gamma-Oh", "Georgia Homeboy", "Georgia Detwiler", "Blue Verve", "Gamma-G", "Qi", "scoop", "goop" o "gerb". In Italia è conosciuto anche come GBL.
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