Carlo Cipparrone
Resterà calvo il mondo
Resterà calvo il mondo
“Ci son troppi poeti
a screditare il mestiere”,
confidò in privato –
nell’anno in cui io nacqui –
Eugenio Montale a Sandro Penna.
Ma hanno vita breve:
nascono oggi, come funghi,
e come funghi domani marciranno.
Ad abitare il bosco resteranno
alberi secolari.
Uguale a chi invecchiando,
ogni giorno va perdendo capelli,
resterà calvo il mondo:
ad uno ad uno perderà i suoi poeti.
[FCarlo
Cipparrone ● Il
poeta è un clandestino I poeti di Smerilliana DiFelice
Edizioni Teramo 2013]