Lo confesso. Ci sono rimasto di stucco. La signora
torinese, torinese!, Santanché che dice al sindacalista che quel dito
indicatore, il dito deittico!, se lo deve metter da qualche altra parte(guardatevi questo video qui) e non
lo deve puntare contro la Signora sabauda o piemontese che sia! Io, quando
vissi a Torino, confesso anche questo, riuscivo a sopravviverci perché ogni
giorno mi facevo i miei chilometri sotto i portici per dare letizia al mio
oggetto “a” alla ricerca dell’ Esemplare Unico Sabaudo, che, poi, a libido
colma, ho cercato di definire dandogli l’assetto antropomorfico che gli compete
con l’esatto indice del pondus e l’esatto indice costituzionale. Comunque, a
Torino non mi successe mai di vedere né di avere a che fare con un prototipo
femminile da Tv che potesse eguagliare per forma, eleganza, arroganza e
aggressività, seppur costumata, la signora dei salotti della libertà e dei
popoli, del capitale e dell’autoreggente, dello show-business e dello sciupio
vistoso di cui alla teoria della classe agiata di Thorstein Veblen, di cui
esiste una impeccabile traduzione per i tipi dell’editore torinese Einaudi,
figlio di un presidente della Repubblica, e ora figlio di un ex senatore della
Repubblica. Figuriamoci se abbia mai potuto imbattermi in un prototipo dello
stesso genere che potesse arringarmi dicendomi che il dito deittico, tu, e i
linguisti Cinque e quell’altro che se la menavano sulla deissi in "Lingua e Stile" e tu come un cazzone ne hai trattato nella Lebenswelt da inviare a
Giorgio Barberi Squarotti, sai dove te lo dovresti mettere, poetino del
cosiddetto?!
E allora mi son ricordato di questo abbozzo di
minitest di Barlafùs, apparso su Spinoza.it, sul dito di Cattelan, quando tra
febbraio e marzo di tre anni fa ci fu a Milano lo stesso interrogativo deittico
della signora ricordata poc’anzi: dove potremmo mai metterlo il dito di C.
senza che le umane genti lombarde abbiano a patire per le offese al loro
pudibondo Super-Io? Così, uniamo i due diti, e corriamo in aiuto del
sindacalista e dello scultore, e con il dito deittico in comune potranno se non
altro trovare la pace per la loro libido, sapendo che quando c’è un dito in
comune c’è anche una falange e mezza di gaudio! ▐ by v.s.gaudio
░
che rientra nel
paradigma dell’Esemplare Unico Sabaudo,
detto anche Esemplare d’obbligo
giudaico-sabaudo ░
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