Questa è la Mila di Joseph Auquier che è buona per lo shummulo ortodosso non per lo shummulo frontale e socialista |
La socialista shummulabile™
by gaudio malaguzzi
L’avete voluto tutti un governo
socialista, disse Thomas Bernhard[i], e adesso potete rendervi
conto che proprio questo governo ha dilapidato tutto, e mi venne da pensare a
quell’altro nostro socialista che era come il Cancelliere di cui a Thomas
Bernhard un uomo volgare, scaltro e rapace che si era servito del socialismo
come strumento per soddisfare la sua libido, e, Dio santo, quelle palle turgide
che a un certo punto quell’attrice in odor di garofano aveva. E così aveva
fatto tutto il suo gabinetto, a guardarla lì in quell’albergo del suo regno e a
farci lo shummulo, che, è questo che pensò il poeta, l’ho inventato io nel
secolo dopo anche se già lo facevo all’epoca di quelle tette così turgide, due
meloni che uno, potendoli mettere in vetrina, fa una fortuna con una bottega di
ortofrutta, anche i cetrioli, visto che c’è lo shummulo, che, per farlo, ci
vuole molto, shumë, liquido e una pompa, per
innaffiarli i cetrioli, cosicché lei venga a fare la posizione della mula[ii] per raccoglierli proprio
quando il poeta li sta innaffiando con la pompa in mano, e mai in tutta la sua
storia, il nostro paese era caduto così in basso, mai in tutta la sua storia
era stato governato da gente più abietta e in combutta con gli ombroni, che
popolo sciagurato, disse Thomas Bernhard[iii]. E, quando vidi il
poeta, gli dissi: ma come hai potuto essere abbindolato anche tu da una
socialista, anzi da una democristiana, gente ancor più falsa e bugiarda, e di
più lei, se si pensa che fosse la nipote di quel ministro che, essendo
giornalista dell’albo di serie A,come tutti i suoi fratelli, ma lui dove cazzo
l’aveva fatto il praticantato se era politico della Dc da una vita e ministro
da sempre, un politico a vita, oppure uno che appena può ed è fatta ha il
vitalizio come cazzo è che, pur essendo stato iscrittovi in modo illegale,
stando all’articolo 40 della legge dell’ordine, non lo depennano dall’albo?,
visto che, stando al 740, ha proventi che vengono da un’altra occupazione,
seppur quella di uno scranno a fare chiacchiere o a stare sempre zitti, senza
pensare che un giorno sua nipote andrà a circuire il poeta e gli dirà : Dammi
la tua…come dite voi laggiù in Culavria? Quella, insomma, la minchia, che ci
vuole, l’ho detto, domani avrei dovuto sposarmi ma è la tua minchia che voglio,
dai, poeta del mio gaudio fammi lo shummulo! Che dev’essere un vizio di
famiglia, anche lei non si rende conto che il poeta, se è per farci lo shummulo,
quelle magnifiche, immense, palle di carne di quell’attrice del garofano,i
meloni, che allittera meglio la liquidità del suo nome, quelli vorrebbe per far
vorticare al meridiano il suo oggetto a,tanto che, questo pensò il poeta
allora, quando si tratta di (-φ), piove sempre sul bagnato,
dopo di che ricompose la sua pulsione uretrale e scappò via da Torino.
[i] Cfr. Thomas Bernhard, Il soccombente, © 1983, trad. It. Gli Adelphi,
sesta edizione, Milano 2010: pag. 134.
[ii]
Che non è la “pecorina” e nemmeno la “giumenta di compare Pietro” di cui al
Foutre du Clergé de France. E, la cosa è davvero inspiegabile, non vi è traccia
nemmeno nel prontuario del maestro Tung-hsüan
che disse: “Da un esame accurato è risultato che vi sono solamente trenta
posizioni principali per consumare l’unione sessuale”. Le elenca, e la
posizione della mula non esiste. Arriva alla 19, pensi che possa essere il
Destriero Galoppante, no. Alla 20, Il Cavallo che scalpita, no, la donna si
mette sempre supina; pensi che sia la 21, la Tigre Bianca che salta, ma si
mette a quattro piedi e l’uomo si inginocchia dietro. Arrivi alla 29 e c’è l’Asino
di Tre anni, forse è questa: no, la sottoponibile allo shummulo si mette a
quattro mani sul giaciglio e l’uomo sta in piedi. Si, l’uomo sta in piedi, ma
la shummulabile pure sta in piedi e si piega sul ventre e mentre poggia la mano
sinistra sul ginocchio sinistro per rapportarsi alla posizione del poeta
comincia con l’altro mano a raccogliere cetrioli, mentre il poeta, che è
accovacciato, incrocia lo sguardo di verifica della prossemica della mula, oltre l’arco ogivale del suo ginocchio sinistro.