Il passo doppio tra nuca e trapezio
Di tutte le meraviglie
della natura, i fichi d’India, a guardarli sul cumulo di pietre nell’aranceto
di Mia Nonna dello Zen, è la più notevole, eccezion fatta, forse, per il poeta
che, alla Disney Company Spa, in Italia, scambia due battute con Paperina, che,
imbragallata in un jeans Acne, di quelli con la cerniera dietro, si vede che,
considerandola come prototipo ectomorfo ancorché sia brevilineo, sta
fantasmando di fare l’anitra che vola capovolta. Considerate come per certi
versi, vista così, possa davvero far pensare che sia un po’ Harley Quinn o
anche una Cybersix brevilinea, non certo con il pondus dell’eroina di Trillo e
Meglia ma pur sempre con il pondus di Hayley dei Paramore. Quante volte, al
poeta, vista quella dei Paramore quando fa l’aeroplano con B.o.B, gli si è
alzato in volo l’oggetto “a” e quante volte Paperina, visto il poeta seduto in
redazione, è venuta a fantasmarselo!
Certo è che, per come poi le cose sono
andate, fallita quella Disney Company Italia Spa, per aver tenuto fuori il
poeta dalle regole del quadro giornalistico dello Stato in cui è situata l’esattoria
presso cui, teoricamente, venivano versate le sue ritenute d’acconto, anche sui
diritti d’autore, anche perché, che fessi che siamo stati, con Paperina, a non
pensare che avremmo dovuto a un certo punto metterci a cantare, così avremmo
potuto percepire qualche minima quota dalla Siae, altro che la pensione giornalistica
del politico a vita Andreotti. Ma voi lo sapete com’era la faccenda con
Paperina, la tipa tra Paperino e Gastone non sapeva che pesci prendere, e così
non le è passato mai in volo al meridiano, oltre all’oggetto “a” del poeta, la
fantasia che, insieme al facitor di versi, avrebbe potuto farsela una bella cantata,
la papera, e anche un ballo, a pensarci adesso, nessuno, all’infuori del poeta,
ha mai visto il passo di Paperina con i jeans Acne con la cerniera sul culo, avete
mai visto la Azzoni , la ballerina, camminare sotto i portici di via Roma a
Torino[*]?
[*]
Silvia Azzoni
│Torino 3.11.73│
prima ballerina all’Hamburg Ballet, vedine il suo punctum patafisico sull’asse somatico Marte/Urano, in: V.S.Gaudio, Il bolero di Madeline e Bruno Lauzi sotto
i portici di via Cernaia a Torino, “Lunarionuovo”, nuova serie n.17, anno
XXVII, Catania novembre 2006.
No, non l’avete vista. Sempre a guardar le nuvole, voi altri! Naturalmente, stando così le cose, non avreste nemmeno riconosciuto la prima ballerina del New York City Ballet, a vedervela camminare davanti né in via Po a Torino, né in via Nazionale a Roma, o in via Sparano a Bari. Non è Paperina, certo. E’ più alta, e lei sì che potrebbe mettersi il costume di Cybersix, quello proprio che usa la cyberlongilinea mesomorfa di von Reichter, e anche senza, avete visto come cammina nel videoclip di “Man on fire” di Edward Sharpe and the Magnetic Zeros, secondo voi va di bolina stretta o è in fil di ruota al gran lasco che la cyberballerina sta portando l’oggetto “a” del poeta al meridiano? E perché il suo passo glorioso è la muta testimonianza di un’intelligenza più grande di qualsiasi altra che esista sulla terra, e in ogni caso maggiore di quella del Governo. Come disse il poeta, “Solo Dio può creare una nuca di prima ballerina”, perché è questo il principio che regola il passo e la danza, tra la nuca e il trapezio, è il meridiano del (-φ ) del poeta che è lì al meridiano della nuca che vola, balla, danza, fa due, quattro salti, volteggia, vortica, tiene il tempo. Quando al poeta apparve in via Micca a Torino Sandra Alexis col suo passo irredento, il (-φ) del poeta, che è tra lo sguardo e l’occhio, e l’angoscia, non è volato per via degli stivali scalcagnati e del podice dell’acrobata ma ha fatto il passaggio irripetibile al meridiano dell’oggetto “a” dessous-dessus la nuque del corpo di quel passo. “Solo Dio può creare una nuca e farci il trapezio per l’oggetto “a”. La musica, di questo passo doppio è fatta; per questo, vallo a spiegare al poeta, a Paperina e a quelli della Disney Company Italia, percepisce il vitalizio della Siae. ░ by gaudio malaguzzi
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Hayley Williams
│ la voce del volo
No, non l’avete vista. Sempre a guardar le nuvole, voi altri! Naturalmente, stando così le cose, non avreste nemmeno riconosciuto la prima ballerina del New York City Ballet, a vedervela camminare davanti né in via Po a Torino, né in via Nazionale a Roma, o in via Sparano a Bari. Non è Paperina, certo. E’ più alta, e lei sì che potrebbe mettersi il costume di Cybersix, quello proprio che usa la cyberlongilinea mesomorfa di von Reichter, e anche senza, avete visto come cammina nel videoclip di “Man on fire” di Edward Sharpe and the Magnetic Zeros, secondo voi va di bolina stretta o è in fil di ruota al gran lasco che la cyberballerina sta portando l’oggetto “a” del poeta al meridiano? E perché il suo passo glorioso è la muta testimonianza di un’intelligenza più grande di qualsiasi altra che esista sulla terra, e in ogni caso maggiore di quella del Governo. Come disse il poeta, “Solo Dio può creare una nuca di prima ballerina”, perché è questo il principio che regola il passo e la danza, tra la nuca e il trapezio, è il meridiano del (-φ ) del poeta che è lì al meridiano della nuca che vola, balla, danza, fa due, quattro salti, volteggia, vortica, tiene il tempo. Quando al poeta apparve in via Micca a Torino Sandra Alexis col suo passo irredento, il (-φ) del poeta, che è tra lo sguardo e l’occhio, e l’angoscia, non è volato per via degli stivali scalcagnati e del podice dell’acrobata ma ha fatto il passaggio irripetibile al meridiano dell’oggetto “a” dessous-dessus la nuque del corpo di quel passo. “Solo Dio può creare una nuca e farci il trapezio per l’oggetto “a”. La musica, di questo passo doppio è fatta; per questo, vallo a spiegare al poeta, a Paperina e a quelli della Disney Company Italia, percepisce il vitalizio della Siae. ░ by gaudio malaguzzi