"Skorpio" n.35/1990 © Trillo e Risso |
VS │Olà, Fulù, sei gaelica nel leggings
Bonheur!
F │…?
VS │Prendiamo un gelato?
F│Cioccolato e limone.
Fulù mona del Bonheur
Fulù mona del Bonheur
VS │Vedendoti d’estate, di tutte le
meraviglie della natura, seduta qui in questa città che di selvaggio fino a qualche decennio fa
aveva i terroni, tutti rigorosamente brevilinei, tu sei un incanto notevole,
forse il più notevole…per come riesci ad essere non so che albero con queste
gambe dentro questi leggings che sembrano disegnati apposta per il tuo
pondus…sei un pioppo, un abete rosso, una sequoia gigante, un olmo, un nespolo…
F │Solo un poeta può lodare così dal basso
un personaggio che prima di essere un albero era ed è semplicemente una
schiava.
VS │Una schiava e la maga della via dei
sogni…Qual è il mio sogno, Fulù?
F │Così, immediatamente? Dovrò chiedere al
mio spirito Nder Saba, e dovrò parlarti in terza persona, lo sai no?
VS │Sì, certo.
VS│ E tu? Dentro quale piacere singolare
vivi col tuo oggetto “a”? Io son rimasto al Micael che, mulatto, venne da te
per farsi bianco e andò, come si dice,
in bianco…
F │La storia si è allungata e nella trama
sono entrati altri personaggi. Il mio oggetto “a” è un poeta come sei tu, un
po’ saraceno e un po’ sibarita, un po’ veneziano e un po’ sabaudo: io che son
selvaggia e schiava, e nuoto dentro la mia pulsione del masochismo irredento, è
un poeta come te che vorrei, geneticamente indifendibile e indefinibile, senza nome, con tutti
i diritti costituzionali violati, più schiavo di me e dentro la magia degli
archetipi-sostantivi e degli schemi verbali diairetici…
VS│ Mi lasci senza parole, e adesso che il
mio Geist è gonfio della pulsione
uretrale e fallica insieme, se ti guardo come lecchi il gelato, che ne sarà del
mio piacere singolare che, l’hai detto tu, è anche il mio sogno?
F│ Dentro il tuo sogno, c’è questa creatura
ectomorfa un po’ nera e un po’ Miele, ma non è detto che ci fai bagnare di
gaudio le giunture delle ginocchia o il solco delle natiche…
VS│ Tu dici che non vi dedico pensieri altrettanto intensi quanto
è intenso il colore del sogno?
F │Né pensieri né piaceri. Siamo a
deliziarti l’oggetto “a”, ma si può dire che l’oggetto “a” non passi mai al
meridiano con le mie gambe o quelle di Miele, e neanche con quello che tu
chiami pondus ed è semplicemente il podice, quantunque alcuni personaggi
volgari che ho conosciuto lo chiamassero culo.
VS│ Il culo-Fulù…’u culu-fulù…
F │Ah, è delizioso. Quando ti ci metti, sei
a metà strada tra il marchese de Sade, Trillo e Manara, che, se fossi stato un
disegnatore oltre che poeta, sai quanti
begli schizzi avrebbe prodotto il tuo Geist così tanto uretral-fallico!
VS │‘U
culu-Fulù è più fallico
o più uretrale?
F │E ‘u
fallu-Enzù è più uretrale o più anale?
VS│ Diamoci una risposta.
F │Anale.
VS│ Uretrale.
F│ Sarebbe Enzu(f)fulu?
VS│ Da registrare come pratica dell’Enzuvë nel Fulù… e non come “flauta
pastoríl”, lo zufolo, anche se c’è dentro il figurativo estúpido…
F │Questo è il tuo sogno. Di un poeta che
non è mai stato capace di comportarsi in modo consono alla propria età.
VS │Però so essere frugale e parco.
F │Che allittera porco.
VS │E frugale , prova a leggerlo tu come
imperativo con l’accento tonico sulla u di uretrale…
F │Appunto: parco uretrale. Dentro un sogno ristretto, un parco da
bagnare sempre. Frugata, nella mia lingua, è “busca”, “apalpadela”. Per frugare
c’è anche “revolver”!
VS│ Fulù, nell’alfabeto numerologico dei
Rosa Croce, fa 62, che è l’arcano dell’8 di spade, che è inizialmente la
dominazione e la prigionia, la calamità e la calunnia, come quando appari
dentro il dominio di Albada, la lardosa, che ti tiene prigioniera per i tuoi poteri, sei colei che pesa le anime, tra spada e
bilancia come l’Arcangelo Michele e le funzioni dell’Osiride sotterraneo, il 62
iniziale addizionando le cifre fa 8, il tarocco della giustizia che non porta
la benda sugli occhi; l’anima, disse Wirth, procede dall’arcano VIII.
F│ E Giove, dentro Temis, la giustiziera
dell’Olimpo greco, genera le 4 Stagioni…
VS│ E la pizza Margherita.
F │Che è quella che mi piace di più, ma con
le acciughe.
VS │Che sarebbe la Pizza Marfulita!
F │La carta della riabilitazione, verso la
libertà di Palmarés, lungo la disciplina e l’obbedienza, il rigore e gli
inganni, l’essere vittima di truffatori, e infine la Pizza Marfulita!
VS │ E l’arcangelo Micael l’acciughina nera
e salata se la sognava proprio nella fuga verso la libertà…
VS │Una longilinea ectomorfa. L’immagine
tutta improntata sulle gambe e sulla sensualità astratta del corpo, tra
l’inafferrabilità e l’incostanza, con un indice costituzionale al di sotto di
50 e l’indice del pondus debole, tra 36 e 32: col pondus o il seno tra 85 e 86
centimetri e l’altezza di 172-173 centimetri. Se 85 con altezza a 173, l’indice
costituzionale è 49.13: 85 x 100= 8500: 173= 49.13; così, l’indice del
pondus, posto il peso a 56, 57 chilogrammi, sarebbe questo: statura 173 – (peso 56 + seno 85=)141= 32, che è il grado più alto dell’indice
“debole”(la forchetta va da 36 a 32, col valore che è più alto decrescendo).
Ascolta:correlando gli indici con l’alfabeto mnemonico, dall’indice
costituzionale esce, per il 49, che sono
l lettere R e B, “roubo”, come
“rapina”, “rapimento”, “refurtiva”; per il 13, che sono le lettere T e M, “timão”, come “timone”: perciò saresti la
morfologia del “rapimento timone”, della “refurtiva timone”, d’altronde, tu che
indichi la via dei sogni e del futuro, e sei la schiava di Aldaba, è così che
questa con la sua banda ti usa, sei una refurtiva che fa da timone.; dando
invece per 1 la D, avremmo la parola, il segno “demão”, che è la “mano”, lo “strato”, la “rifinitura”: connessa
alla “refurtiva” sarebbe la “rifinitura della refurtiva”, la “mano della
refurtiva”, passiamo adesso, per i vostri sogni, una bella mano di Fulù! …
F│ E l’indice del pondus, il suo numero?
I leggings Gaëlle Bonheur |
[i]
Dal participio passato di “Wazzijare” e “Allazzare”, lo schema verbale di
“rubare”: saresti la “rubata”, la “rapita”, la “grattata”, la refurtiva, timone
dei sogni del poeta. Ma anche ‘Mbrunù(zza), da→ ‘Mbruna , che è “sera”, “notte”, “buio”,
potrei chiamarti Fulù, sol se fossi stata tu nel mio sogno sibarita e della tua
spada, la decisione psichica, la parola di Dio, la parola di Fulù, la parola di
‘Mbrunù, la quadarara dell’arcano VIII, da cui procede l’anima fin
tanto che il corpo arrivi con l’arcano XV, quello del diavolo.