La “Caggiurra di Praga” del poeta scalzacane
per il cantante premio Nobel di “Hurricane”
Non che ce ne freghi più di
tanto a chi venga dato il premio, intitolato al petroliere Nobel, per la
letteratura, ma non potevamo quest’anno non tributare questo omaggio sulla
morte della letteratura, composto con una Stimmung con un grande romanziere
come Bohumil Hrabal, a questo suonatore d’armonica, peraltro già ricco di suo
per avercela suonata e cantata per lunghi tratti della nostra vita la sua
ballata tardoromantica, a cui quest’anno, appena il giorno dopo il Columbus
Day, che già è strabiliante di per sé, hanno assegnato il ricco premio quei
signori dell’Accademia di Svezia.
Va da sé che chiamandosi, tale cantante, Robert Allen, avrebbero potuto ridirezionare la deissi di gruppo semplicemente assegnando il premio a Woody Allen, che, sostanzialmente, sarebbe stato un target più concentrico alla letteratura, per quanto possa essere di competenza di quella accademia curatrice del lascito del ricco proprietario di pozzi di petrolio. Anche perché, stando così le cose e l’andamento della linea editoriale della Confraternita, adesso che premio si dovrà dare ai Pink Floyd o alla signora Patti Smith? E non vi pare che la coartazione dei cantanti Gino Paoli, Paolo Conte e Roberto Vecchioni, operata, nel lontano 1984, dalla Biennale di Poesia di Alessandria, sponsorizzata dagli spensierati compagni socialisti della Regione Piemonte, meriti di essere considerata assegnando, magari l’anno prossimo, il Premio a Mina, anche se sta a Lugano(ma si potranno sempre depositare le ritenute d’acconto in quel di Malta), non solo per il canto ma anche per la penna, non fosse altro per la rubrica che ebbe in cura per “Noi”, il settimanale degli italiani, diventando così collega dello stesso poeta, già creatore dei generi inutili della Stimmung e della Lebenswelt negli anni settanta?
Va da sé che chiamandosi, tale cantante, Robert Allen, avrebbero potuto ridirezionare la deissi di gruppo semplicemente assegnando il premio a Woody Allen, che, sostanzialmente, sarebbe stato un target più concentrico alla letteratura, per quanto possa essere di competenza di quella accademia curatrice del lascito del ricco proprietario di pozzi di petrolio. Anche perché, stando così le cose e l’andamento della linea editoriale della Confraternita, adesso che premio si dovrà dare ai Pink Floyd o alla signora Patti Smith? E non vi pare che la coartazione dei cantanti Gino Paoli, Paolo Conte e Roberto Vecchioni, operata, nel lontano 1984, dalla Biennale di Poesia di Alessandria, sponsorizzata dagli spensierati compagni socialisti della Regione Piemonte, meriti di essere considerata assegnando, magari l’anno prossimo, il Premio a Mina, anche se sta a Lugano(ma si potranno sempre depositare le ritenute d’acconto in quel di Malta), non solo per il canto ma anche per la penna, non fosse altro per la rubrica che ebbe in cura per “Noi”, il settimanale degli italiani, diventando così collega dello stesso poeta, già creatore dei generi inutili della Stimmung e della Lebenswelt negli anni settanta?
Patti Smith |
Non è più l’asino che vola, qui
ormai siamo nell’implosione (fisio)logica dell’asino che mangia la letteratura.
Anzi, la fagocita.
A proposito di ciuccio, il
signor Zimmerman potrà sempre avviare, con tutti ‘sti sordi che gli daranno, un
agriturismo nel Giardino di Mia Nonna dello Zen,che, tra l’altro, è già stato
commutato in terreno per i ciucci degli zingari della Diocesi che ha dato i
natali al boss italo-americano Frank Costello[i],
così ogni tanto il poeta saraceno ritornerà nel suo Giardino dell’Arancia a
mangiare salsiccia calabrese mentre il mitico cantante gli suona e gli canta
“Hurricane”, che V.S.Gaudio,poeta scalzacane, non si può negarlo, in quanto
ballata alla Dylan, adora. Non fosse altro perché nel film, di cui il brano di
Dylan è soundtrack, c’è un’altra figura
che adoriamo, l’attrice canadese Deborah Kara Unger, famosa per essere il
doppio anagrafico della contorsionista Sandra Alexis, di cui alla nostra estetica e teoria dell’andatura[ii].
[ii] V.S.Gaudio, La maneira de andar di Sandra Alexis.
Estetica e teoria dell’andatura,
“lunarionuovo”, nuova serie n.15, Catania aprile 2006.
AURÉLIA
STUART STEINER│La caggiurra di Praga
Ci sarà davvero quest’organizzazione quasi
sovversiva, fondata di recente a Praga, che esorta i suoi adepti a inventarsi
degli ostacoli da superare mentre si masturbano? L’organizzazione, che ha nome “Malessere
della Masturbazione” abbreviato in MDM[1],
per chi parla ammašcânte “’Ngarzatura du Furguwune”(NGAFUR), ha stabilito che
la prima prova per il centro italiano è quella di declamare “L’Armure di Miss Martinguhing” di V.S.
Gaudio di fronte ad almeno tre ascoltatori quadarari che nel contempo devono
contemplare, anche in fotografia, gli angeli del sepolcro Stuart che si trova
in Vaticano. Il primo a raggiungere lo scopo è stato il poeta stesso che ha
eiaculato sul podice dell’Angelo A, quello a sinistra del visionatore,
pronunciando i versi della poesia 12:
“più bagnata del legno è la guiggia
con cui lei artiglia la visione
succo schiacciato e colata o macchia azzurra
del tessuto quando il suono tira tra bocca
e solco delle natiche, tra parlare e bere
nuotando tutta la sera come se
la barda della puledra fosse questa groppiera
la fibra della sera
amara di succo e muschio, sole e sperma,
sabbia e kama-salila”[2].
(...)