Lettera di Camillo Pennati a V.S. Gaudio: Torino 23 gennaio 1985 |
23
gennaio 1985
Caro
Vincenzo,
grazie
tantissimo delle cartoline*
con
la tua poesia sempre estrosamente
vivace e con timbri di grande malinconia.
Ti
ringrazio sempre del pensiero.
Qui
siamo sospesi in un limbo, in
attesa della “ristrutturazione”
(…)
Vivo
tristemente la cassa integrazione e chissà.
Chissà
cosa avverrà.
Ma
ciò non mi distoglie dal ricordarti e
nel ricordo d’inviarti pensieri
affettuosi
e
augurali.
Camillo
·
E
più avere addietro dei 2 volumetti di
poesie,
uno tuo e uno di tua moglie, bellissimi e piacevoli
entrambi.
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