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Lettera di Pietro Terminelli Palermo 6 gennaio 1985 |
Caro Gaudio,
mentre sono in attesa di materiale per dare l'avvio al n.3 de "l'involucro", ricevo da te l'invito a partecipare al dibattito poetico su "UH-DASEIN E POESIA, mettendo fuori il testo che ti spedisco allegato alla presente: un testo che mi nasce spontaneamente dalla tua lettera, scavando nel mio linguaggio poetico in caccia di quell'origine umana mentale dell'essere, andando indietro su quei primordi, frutto di ricerca e anche livello nostro immaginativo.Ciò che mi pare possa interessare il lettore occasionale o all'addetto ai lavori è quel senso di transito e di percezione, di movimento decifrativo, lungimirante e affine ai nostri tanti incontri di resa avanguardistica, di irreflesso modo di consentire una continuità di azione lungi il percorso del reale nella cronaca più mediativa di contenuti di "descrizione e mascheramento" di quei limiti propri degli autori dei quali accenni nella lettera.
Sono sicuro che ti troverai a dovere accettare la mia breve sintesi dell'umana fatica.
Intanto al tuo inesauribile linguaggio e alla tua spiccata personalità faccio i migliori auguri nel presente e nella linea sicurissima, fertile di un futuro reagente sempre più indicativo.
Tanti cari saluti.
Pietro Terminelli