La banana della Toro non è la banana di Maria Sharapova.


Nobuyoshi Araki
E' forse questa la poetessa del Toro?
_La banana della Toro.

Più tardi, pensò la poetessa del Toro, che manco a farlo apposta si chiamava Tory, mi farò la banana.
E nascose lo strano frutto oblungo, e non tondeggiante, con buccia gialla, in un cassetto di un mobile in bagno.
Poi, lo dimenticò.
Ora, bisogna sapere che nessuno a casa della poetessa del Toro, una famiglia tutta pie donne [ gli uomini di casa, se mai c’erano stati, o erano fuggiti all’estero o, quantomeno, si erano nascosti in un paese amministrato dagli italo albanesi in Calabria, o erano dispersi in Russia o, se erano tornati, erano emigrati per via di tutte quelle pie donne, chi in Sicilia, chi a Torino o a Pinerolo se non a Torre Pellice ] che, appunto, formavano il “nessuno a casa della poetessa” aveva mai visto una banana.
Era la banana di Maria Sharapova?
Un giorno, una delle sorelle, se non la madre stessa di Tory, apre il cassetto e trova lo strano oggetto oblungo fallico e giallo. Allibita, non riesce nemmeno a indicarlo, e, insieme alle altre pie donne altrettanto allibite, esclama esterrefatta: “E che cos’è questo coso lungo quanto un piede 45 e giallo?”.
Era la banana di Maria Sharapova? No. Perché è dell’Ariete.E non è nemmeno poetessa.
Era la banana di Tory, la poetessa del Toro.