S│1.
Lei
è S. e per come sta seduta nel bosco
È come
se fosse nel bosco del Torinese
E non
è una modista né chiacchierata
Né sbugiardata
e ha un occhio acuto
Per l’anima
del poeta vede molto al di là
Delle
paglie di Firenze e non porta cappello
Per far
risaltare i suoi capelli, il naso e il muso
Guardala, poeta del cazzo, mescola le carte adesso
E cattura la tua debolezza lei non fissa una posta
Difficile né sta sotto la luce delle lampade
Nella sala della briscola nella cantina della tua pubertà
Quanti anni pensi che ti dia per giocare
A che cosa poi se non starsene lì seduti
A palpeggiare la linea e il bordo della carta
Che non è quella dei suoi jeans Nordstrom
Tu che sei rimasto alle carte Modiano
Per via dei giochi che facevi per "Topolino"
Povero fesso che non vincevi nemmeno
Al Solitario del Su & Giù
Guardala, poeta del cazzo, mescola le carte adesso
E cattura la tua debolezza lei non fissa una posta
Difficile né sta sotto la luce delle lampade
Nella sala della briscola nella cantina della tua pubertà
Quanti anni pensi che ti dia per giocare
A che cosa poi se non starsene lì seduti
A palpeggiare la linea e il bordo della carta
Che non è quella dei suoi jeans Nordstrom
Tu che sei rimasto alle carte Modiano
Per via dei giochi che facevi per "Topolino"
Povero fesso che non vincevi nemmeno
Al Solitario del Su & Giù
Lei
è S. e non è nata a Weimar da madre francese
E padre
tedesco,che non fu un professore illustrissimo
Né uno
psicanalista freudiano, né lei fu orfana
A quattordici
anni, non divenne ballerina né
Ebbe
come amanti numerosi duchi e conti, né
Cocchieri,
e nemmeno artisti poveri e poeti saraceni
Né tantomeno
sibariti, a guardarla per come sta
Seduta
nel bosco del Torinese potresti dire che
Incontrò
il vecchio Vuesse Gaudio sulla nave
Per Nuova
York con quegli occhiali rossi
E a
vederlo così ubriaco se ne invaghì di
Quel
poeta che stava tornando a casa dopo aver
Venduto
la fattoria di suo nonno in Patagonia
O in
Westfalia e stando così seduta con
La
quercia accanto che è il rifugio delle cornacchie
Che
non amano gli eucalipti a ridosso del ballast
Della
ferrovia in questo bosco del Torinese
S│3.
Lei
è S. in tutto questo spazio di silenzio
Qui senza
che ci siano affinità elettive né
Il cicalio
delle gazze e non sta neanche leggendo
Goethe
non ha parole per leggere
La somatica
della commozione
Per come
sta seduta con i suoi jeans
Dei campi
silenziosi ha un passo lungo
E denso
S. seduta in questo modo
Come
se fosse sul bordo di una barca
E sta
sparando un gran buco nel cuore
Al poeta
che se ne invaghì un po’ di più
Per gli
occhiali rossi e la tenuta dei jeans
Gli occhi,
il muso e il naso e l’equinozio
Che stringe
tra le mani ha un cuore gentile
E colpevole
stando così seduta nel piacere
Singolare
di quel poeta che comprò un morbido
Cappello
prima che Barbetti chiudesse a Bologna
Giusto
per farsi vedere da Diana che usciva
Dal Baglioni
e che ora non sa che farsene
Nel bosco
del Torinese senza nemmeno
Un mantello
spagnolo né quel Montgomery
Senza
più alamari con cui S. seduta in questo modo
Lo incontrò
sulla nave per Nuova York
E gli sparò quel gran buco nel cuore
Per fargli
scoppiare il rombo di Lacan
A quel
poeta che si vedeva che non era gallese
E che
odiava il mare quasi quanto il nonno
Un poeta
scalzacane, radicale e senza sogni
Che si
fa fatica a credere che abbia letto
Non si
sa quanti libri al giorno per almeno un
Lustro
alla Biblioteca Civica del Torinese
!│V.S. Gaudio
S│1. Il Solitario de "Il Su & il giù" Vuesse Gaudio lo mise nella prima puntata di Scopriamo le carte, "Topolino" n.1907, The Walt Disney Company Italia Spa, Milano 14 giugno 1992, in edicola con il seme di Cuori delle Carte Disney fatte dalla Modiano.
S│1. Il Solitario de "Il Su & il giù" Vuesse Gaudio lo mise nella prima puntata di Scopriamo le carte, "Topolino" n.1907, The Walt Disney Company Italia Spa, Milano 14 giugno 1992, in edicola con il seme di Cuori delle Carte Disney fatte dalla Modiano.