Ministeri compromessi ai poeti Gemelli.


Ministeri compromessi per i poeti dei Gemelli.`
Nella “ruota caratterologica” di Eysenck il poeta dei Gemelli sarebbe un tipo “sanguigno” ma dotato di requisiti tipici del “malinconico”: solitamente disinvolto e simpatico può mostrarsi, in determinate circostanze, un po’ instabile se non lunatico e ansioso. Specialmente ai cosiddetti Festival della Letteratura, quando c’è la prevalenza dei fattori E e G di Cattell, il poeta Gemelli, anche se non suona la chitarra come Bob Dylan, è sicuro di sé, forte e ha la “stabilità quasi spensierata” di un poeta Gemelli endomorfo, tipo Precerutti(anche quando aggiunge Rossi). Quando sono i fattori L e O a dominare, il nostro appare tanto inquieto da farsi attribuire dagli ascoltatori, loro stessi poeti, qualità di competenza e di integrità poco consoni all’attività non solo poetica ma anche politica. Perciò, molti di questi, se dobbiamo dargli dei Ministeri, sono giustamente correlabili e funzionali al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, del Commercio con l’estero, e della Ricerca scientifica e universitaria, e, se ce ne sono due, all’altro gli si affida la Pubblica istruzione. Questi son capaci di combinare degli ossimori che nemmeno Berlinguer(che era Gemelli) con il cosiddetto “compromesso storico”, la cosiddetta collaborazione tra le forze di ispirazione cattolica e quelle di ispirazione comunista, bontà sua aveva già dimenticato il predecessore Togliatti che, con quella bella amnistia a favore dei criminali di guerra fascisti, aveva già fatto il "compromesso postbellico" tra le forze di ispirazione comunista, che sono anche poeticamente “buone”, e quelle di ispirazione fascista, che sono anche poeticamente “redimibili”, anche se tutti quanti avevano dimenticato di fare il compromesso con le forze del partito monarchico, il cui re era stato esiliato, si fa per dire, che appoggiava e ratificava gli affidi ad personam del repubblicano presidente della Repubblica di allora. C’è da dire che Berlinguer non poteva fare altro, teneva la discendenza educata nelle scuole di ispirazione cattolica, d’altra parte anche mia suocera teneva la discendenza educata nelle scuole della "Virgo Fidelis", che ispira anche le forze dell’ordine,anche se per pagare la retta dovette cedere, lei che era figlia di un arbëresh comunista ortodosso, alle pie monache l’abitazione prospiciente la Chiesa e andarsene fuori dalle mura della civiltà in un pantano prospiciente il bosco del Torinese.