L'EMBARDAGE-DURAS▐ I libri di "Uh Magazine"


“Il tipo di letteratura che pratico è scandaloso. Io scrivo fuori, in modo indecente. 
Quello che normalmente si tiene nascosto, lo scrivo pubblicamente
[Marguerite Duras, entretien avec  Luce Perrot, émission TF1, 26/6-17/7/1988]
▬ Come in copertina, Jeanne Moreau in una scena del film “Moderato Cantabile” , 1960, regia di Peter Brook

L’EMBARDAGE-DURAS

Il pentagramma narrativo du désir 
nel “Moderato cantabile” di
Marguerite Duras
I libri di Uh Magazine ! Cinema & Letteratura
Uh.Book 2018 in distribuzione a settembre
▒ Richiedete, specificando un recapito postale e, se ne avete, il vs numero simbolico o preferito da 1(er) a 41 o da I (k) a LXIV, e da 1(t) a 78,la copia in dono numerata e firmata a:vsgaudio@gmail.com

→Potrete richiedere la copia-dono anche a: blueamorosi@gmail.com
1. L’embardage

Il gioco d’avvio è un gioco di società, una sorta di caffè-game, attivato da un fait-divers, un cri-crime passionale.
Anne Desbaresdes entra nel Café e comincia a giocare “Non è terribile”(Ain’t it awful) nella prima forma:
“Pourquoi?”
L’”On ne sait pas”, come risposta anonima, prospetta che il passatempo, in cui dovrà esserci un minimo di chiarificazione o  “pagamento”  e un po’ di partecipazione emotiva, ancora non è stato attivato nella versione “ Squarci e tagli “ o , meglio, “Morte e sangue “ perché manca l’altra parte di Adulto[1].
Il secondo capitolo si apre proprio con quella che Berne chiama la “Pausa per il caffè”[2]: qui, diventerà “Pausa per il vino” (Pause de vin): il punto-Heimlich è, ormai, acceso. Punto-Heimlich, perché la signora vi accede avec son enfant, che, come abbiamo visto nel primo capitolo, sta prendendo lezioni di piano da Madame Giraud, che abita proprio là vicino al Café in cui è stato commesso l’assassinio.



[1] Nel gioco di società che Berne definisce “Non è terribile”, la variazione per Adulti è “Squarci e tagli”, che, nel nostro caso, va commutato in un nuovo “Morte e sangue”. Come quello verte sugli spargimenti di sangue, in sostanza è una discussione clinica alla buona, il nostro passatempo( quello che si sta approntando nel récit ) non  ha ancora l’altra parte di Adulto per aprire la transazione e il paradigma sociale.
[2] La “Pausa per il caffè” è il passatempo di tipo infantile, caratterizzato dallo slogan “Guarda che cosa combinano, adesso”. E’ una variante per membri di un’organizzazione. Si gioca anche la sera, nella più mite forma politica o economica che si chiama “Al banco del bar”. Si gioca in effetti a tre, e l’asso ce l’ha quel personaggio-ombra che viene chiamato “Loro”: Eric Berne, A che gioco giochiamo, trad. it. Bompiani, Milano 1981: pag. 127.