Scrissi, quella volta a mio nonno, vedrai riuscirò a
scrivere un poemetto, una sorta di Stimmung ci sarà tra la mia biografia, come
la intende Alfred North Whitehead, e la sua, nonno, vedrai, ce la farò a
scrivere in questa interazione trascendente con Adriana Ivancich; e, invece,
nonno, quanti anni sono passati? Quanti lustri? Niente, non ce l’ho fatta; il
vento può strappare le lumache e soffiare i vermi assiderati, per vedere che
tutto è finito, che silenzio di treni supini, che cielo senz’uscita, che cosa è
la pietra nell’acqua, che cosa conservano le tracce dei rami di sangue, che
cosa mi fa guardare sempre l’ansia, quale vuoto può riempire una formica se
sono qui tra due torrenti nella dura baracca dove la luna è prigioniera, ma
davvero credi che tutta la luce del mondo stia in un occhio, no hay siglo nuevo
ni luz reciente…