La dentatura dell'orso ⁞


Un altro giorno- disse Mio Nonno –
camminando in un paesaggio veremos brillar
nuestro anillo, la dentatura del oso,
la piel del camello che, Enzù, l’ha scritto
Federico García Lorca: se eriza con un violento
escalofrío azul, pero si alguien cierra los ojos
niente panorama d’occhi aperti
non dorme nessuno nel mondo, no duerme nadie
i cavalli così vivranno nelle taverne
i ciucci dell’Albidona legati all’anello
della cantina di Sciankètt nel palazzo d’Aino
un coccodrillo quieto che mangia terra umida
le formiche inferocite su per i cieli gialli
negli occhi delle vacche, le botole aperte
perché si veda da sotto la luna, il veleno,
il teschio dei teatri e del cinema Gatto,
il cuore rotto, le iguane vive che mordono
le ragazze e i poeti che non sognano