Marisa Aino alle sorgenti del fiume Aipuaña □ Il Poeta e il Grafologo

La poesia autografa di Marisa Aino
a pagina 18
de IL POETA E IL GRAFOLOGO
Ragusa 1984

!L’intensità arrotondata di Marisa Aino, tra grazia e suggestionabilità, ha la dimensione grande del romanticismo e dell’ardimento,un po’ come Mariella Bettarini e Ester Monachino: così incanta spesso per una certa  sensorialità un po’ inerte e ostinata tanto da farsi patagonica per come coltiva ossessioni e immagini dentro il sistema digerente delle strutture mistiche, o antifrastiche che siano. La forma del contenuto ha sempre a che fare con una rimozione: c’è una virtù orale in questa “carica flagrante” di Marisa Aino 

Alle sorgenti del fiume Aipuaña
così diverse
in condizioni ambientali
c’era un mondo di forza e di potenza
così estranee
senza possibilità di mediazione
gli indios inventarono la loro fine
senza volerlo
tentavano di imparare le vicende bibliche
a prezzi sempre più vili
non sapevano che a quella violenza
veniva appesa
a distanza di circa settant’anni
una tribù tacitamente compensata

    !Marisa G. Aino
      da “filo di ragno”
L'Antologia degli "autografi", a cura
di Giovanni Occhipinti, in cui
c'è la grafopetica di V.S. Gaudio
 
Marisa Aino
nello schema dell'Intensità
ha la calligrafia arrotondata
come la Monachino e Maria Grazia Lenisa:
tre poetesse tra grazia  e suggestione