La poesia autografa di Grazia Di Lisio inviata a Marisa Aino & V.S.Gaudio il 30 dicembre 2019
La copertina di
Un asciugar di tempo
Edizioni NoUbs
con un altro autografo
di Grazia Di Lisio
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Sembra la calligrafia di Grazia Di Lisio dentro la scrittura paratattica dell’haiku, con l’istante consacrato di una
puntura esistenziale, il sollevamento metrico che arresta la divisione del
reale: come dire che è nella formula delle strutture
mistiche di Gilbert Durand che la poetessa scopre le forme, quindi con una “messa in miniatura” fatta con la
continuità legata → e da qui si potrà rinvenire, nel suo step-style, analisi e avidità; anche
se in alcuni segni, la stessa continuità grafica si fa staccata, come avviene in Guido Ballo, e svelerà, al contrario, intuito, sintesi e angoscia. Nel gruppo dell’ordine, la sua grafia è chiara come quella di Pietro Cimatti e Antonio Spagnuolo, e perciò dentro un ritrovato equilibrio, sulla cui retta
sintagmatica attiva (o si muove con)lo schema verbale del “Confondere” e del “Possedere”
come se la continuità della sua
grafia fosse di nuovo legata, come
quella di Benito Sablone, Lucio Zinna e Elio Filippo Accrocca.
La poesia non è obbligata a dire tutto, come fa la
foto, anche se ha la co-presenza dell’haiku, quella giustapposizione
paratattica o una sottile metonimia estrema, a un certo momento chi è che
depone il linguaggio, il poeta o chi legge il poeta, il linguaggio impone la
sua legge alla Natura, è il grillo o è la farfalla: quale delle due monadi è
ferma sul pattino e quali sono i colori della fascia colorata del suo costume: che è bello solo quando l’altra monade è in volo frettoloso verso l’oltre? La
stessa calligrafia di Grazia Di Lisio annoda una certa particella della realtà
e nell’ordine della chiarezza depone il linguaggio, o una parola, nel momento
in cui non è più divisibile, è l’anteriorità del Poetico, la naturalità del
poetico solo quando soffia il vento?
Grazia Di Lisio inserita nello schema a pag. 8, quello del sottogruppo della FORMA, dell'Introduzione alla Grafopoetica di V.S. Gaudio IL POETA E IL GRAFOLOGO Quaderni di "Cronorama", Ragusa 1984 |
Mi dici “bello il tuo costume
con la fascia colorata”
e io “solo quando soffia il vento” .
Due monadi silenti
- un grillo e una farfalla bianca -
l’una ferma sul pattino
l’altra in volo frettoloso verso l’oltre.
Felice di ritrovare il mare
dell’infanzia - un raggio d’aria
in piccola barca su lunghe onde
nella nebbia della fine.
Grazia Di Lisio
Da “Quasi sottili Lampi” (ed. Mondo Nuovo 2018)