Il treno di Luigi Fontanella □ Il Poeta e il Grafologo


È ripassato di nuovo

È ripassato di nuovo qui vicino
in uno sferragliare d’armi e di anni
antico cavaliere
                          o crociato sublime
che ostinato ripete sempre lo stesso percorso
forte e mansueto
contro la pioggia e il sole e il vento e il tempo
veloce e cadenzato
furioso stridente radioso
                                 lui
il cavallo di ferro
               il cavaliere senza paura
                                 l’incatenato a vita
      il treno.

                                           Luigi Fontanella
Luigi Fontanella
poesia autografa
IL POETA E IL GRAFOLOGO
Antologia degli "autografi"
Ragusa 1984
pagina 52

V.S. Gaudio
Introduzione alla Grafopoetica
Fontanella
nello Schema  DIREZIONE:
pagina 9
IL POETA E IL GRAFOLOGO
Il POETA
E IL GRAFOLOGO
Indice
La direzione più discendente che rettilinea di Luigi Fontanella svela tenaci ossessioni visive, fantasmi da tenere a bada evitando le trappole sintagmatiche del linguaggio. E’ come se una certa non indifferente secondarietà, come è intesa dalla caratterologia francese, non solo contiene ma è spinta sempre a verbalizzare l’angoscia nel nome del pater. Sulla linea discendente, c’è la tenacia e anche la prudenza, la resistenza; la direzione rettilinea, un po’ come in Gerbino, Spaziani, Zinna e Barberi Squarotti, è il sottogruppo del gesto grafico che svela l’inflessibilità e i fantasmi un po’ troppo contenuti da un quasi ostinato super-io. Anche in Fontanella, come nei poeti in cui è lampante la forma cosiddetta “calligrafica”, c’è quella che Gilbert Durand chiama dominante copulativa, che fa vibrare costantemente la struttura della drammatizzazione e della storicizzazione; lo schema verbale è quello dell’ “unire”.