Jorge Luis Borges
La pantera
Oltre le salde sbarre la pantera
Ripeterà il monotono cammino
Che è (ma non lo sa) il suo destino
Di nera gemma, infausta e prigioniera.
Sono mille che passano e son mille
Che tornano, però è una e eterna
Quella fatale che nella caverna
Traccia la retta che un eterno Achille
Traccia nel sogno che ha sognato il greco.
Ignora che ci sono campi e monti
Di cervi le cui viscere tremanti
Sono delizia al suo appetito cieco.
Invano è vario l’orbe. La giornata
Che ognuno vive è stata già fissata.
Trad.
Domenico Porzio
!Silvia Comoglio
a me 15:34
Grazie!
E una pantera
per cominciare l'anno,
ciau,
Silvia