✒Loris
Maria Marchetti
Potevo dirtelo...
Potevo dirtelo, eri seduta,
io accanto a te, soli finalmente
come non succedeva da tempo.
Ti guardavo furtivo, timoroso
e abbiamo parlato di viaggi,
ognuno con programmi diversi.
Irreparabili passavano i minuti
e via via sempre meno comprendevo
l’incauto indugio presso te,
nel tuo profumo... Finché, estratto
il rossetto, ti sei ritoccata le
labbra.
Fine del dialogo. Sipario.
Intanto stava arrivando gente.
1974-2018
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Collana
AltreScritture
157.
Loris Maria Marchetti, Le incognite
dell’anima,
Pre-fazione
di Mario Marchisio, pp. 132, € 15,00 ISBN 978-88-6679-264-2
È un
dato di fatto: l’autobiografismo, in Loris Maria Marchetti, s’impone e detta
tempi e modi del suo percorso letterario, ad ogni tappa destinato a piccole o grandi
variazioni intorno a questo nucleo germinativo.
Viaggi,
amori (e disamori), perplessità metafisiche “dislocate” in scorci cittadini,
ricordi frammentari, sogni. Un cerchio che si apre e si chiude su se stesso,
per poi riaprirsi e richiudersi. Una vivida catena di pensieri trasformati in
versi. Sfogliando la sua recente, ampia antologia personale Latitudini
fluttanti, mi aveva colpito lo scarno spazio concesso al primo libro: Il prisma
e la fenice. Ecco, Marchetti colma adesso quella lacuna, provvedendo altresì a
svariate modifiche, tagli e aggiustamenti.
(Dalla Postfazione di Mario Marchisio)
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