L’[haïkaï-rugby] e la forma breve 🏈∀

 


🏈L’[haïkaï-rugby a 10]

C’è a un certo punto, accanto al [renga] nobile, un [renga libero], sempre poetico ma meno solenne, senza facezie: l’[haïkaï-renga], e viene meno da allora, verso il 1650, il gioco a due, si mantiene la notazione individuale, solipsista, vengono esclusi gli altri compagni, e si comincia a giocare da soli; adesso, in questa sospensione dell’Ideologico nella cattività del Covid-19, facciamo un rugby così, cosa viene meno? Il [gioco a trenta], la massa, che non permetteva all’io l’enunciazione, guardalo: può articolare, armare ogni sensazione: anche la sua [massa muscolare] non è più necessariamente alta, e nemmeno la [resistenza muscolare], o la [forza]; è la [mobilità] adesso che è alta: adesso è un rugby più vicino all’[haïkaï-renga], c’è più individuazione,l’io passa attraverso il corpo, il corpo attraverso la sensazione, la sensazione attraverso  il momento, così mi disse quella volta Aurélia a Rovigo potresti giocare anche tu: [enunciazione sottile] e sei velocissimo, senza costrizioni dell’io, nello spazio vuoto sei troppo solo, un io di scrittura, visto da lontano sei già in meta, mi rendi pazza di desiderio! 

Troppo solo a lato 

Dei pali la palla ovale

Forma breve desiderabile

Nell’[haiku] non c’è imperativo, non c’è erotismo, come nel [rugby]; fatto così ad [haïkaï-rugby]: mentre mi baci💋 non sei obbligato a parlare, non c’è tutta quella massa del [rugby a 30], che è la [carriola], pesantemente di sé, mobilitazione grossolana, immaginario muscolare e grasso, puoi dirlo quasi di nascosto, sottratto, è questo, scrivimelo, facciamo che si sia in questa forma breve a 8 o in 10, il [mondo aperto e rovesciato]: è così che estenui l’ideologico, cavolo Vuesse: vai in meta e non schiacci la palla ovale sul terreno, tu sei di culo per terra, e tieni la palla ovale in verticale, non c’è altro nella [forma breve desiderabile], è questo: il [mondo aperto e rovesciato]: 🆙⇢meta!