Il pondus 14, l'indice molto-alto di Ide |
I 194 passi del poeta e l’indice del pondus di Ide
I
passi del poeta, per arrivare al sottopasso, al cospetto di Ide sono 194, che,
nella tavola numerica, nella lingua della kapëz,
corrisponde a Të pàrë, “vista”, “occhio”,
ma anche a Ide para, ovvero “Ide al cospetto”, insomma i passi per
essere al cospetto di Ide. Ma 194 potrebbe essere anche il numero di Ide pìrje, che corrisponderebbe più o
meno alla “bevuta” o “fumata” di Ide. Se si tiene conto che il
poeta, partendo anch’egli dal punto di uscita da dove abita, arrivi al cospetto
di Ide e dia atto alla sua bevuta o fumata in ragione del 194, che è il grado
che nel cosmogramma egli oppone a Giove, il sintéma dell’apparizione e dell’esposizione,
si capisce che la bevuta non può che essere fatta alla tedesca, e anche la
fumata, per questa opposizione, non potrebbe che essere come minimo alla turca;
194, nel cosmogramma del poeta, è quasi il grado della cuspide del Fondo Cielo,
per cui sarebbe a nord, dove il poeta si dirige per essere al cospetto di Ide,
che, quando gli era apparsa, anche se lui veniva da est, era a 118-120 passi da
dove il poeta stanziava abitualmente, e 120 è il mezzopunto tra Ascendente e
Sole. I 128 passi che portano il poeta all’altezza dell’uscita di Ide per
raggiungere il sottopasso, nella lingua del poeta, corrispondono all’azione “Ti
innaffio”, oppure “Ide innaffio”; in shqip sarebbe “Ide nef”: più o meno la
navata di Ide. Che è speculare ai 66 passi di Ide, che, nel tarocco, sarebbe la
“regina di denari”, che viene raffigurata in piedi e protetta da una ringhiera,
proprio così come apparve al poeta: la balaustra forma, nel tarocco, il simbolo
della Vergine, il secondo segno del trigono di Terra, in cui Ide , stando ad
alcuni indizi, potrebbe avere la Luna, e in cui, di sicuro, ha Plutone, che se
non è lui il Becco di Mendes e quindi il 66 chi potrebbe esserlo? Questa regina
rappresenta una donna abile a usare una buona posizione, scrivono i
taroccologi, e Ide, quando si fece trovare in quella posizione, in piedi sul
balcone di culo all’occhio del poeta, non era che la regina di denari, abile
nell’assumere la posizione esatta per la visione del poeta; insomma , il 66 dei
suoi passi è speculare al 194 dei passi del poeta che è, nella lingua di Ide, “Të pàrë”, cioè “vista”, “occhio”.
Ide
Dafìnashìtës è una normolinea mesomorfa che, per
avere quell’immane, ampio e poderoso podice, dandole un’altezza di 166
centimetri dovrebbe pesare non meno di 60 chilogrammi per avere l’indice del
pondus pari a 14, che corrisponde a un valore molto alto(la forchetta del
valore alto va da 20 a 12, più decresce più l’indice è alto): l’indice del
pondus pari a 14 ci riporta al 14 che è il “toro” e quindi in qualche modo alla
“Porta della Luce” di Ide: insomma, pare che non ci siano dubbi, il podice di
Ide che ha l’indice del pondus 14[i] non è che il podice della
Porta della Luce; i 66 centimetri, più del metro, per l’altezza, essendo i suoi
passi per farsi fare la “fumata” o farsi la “bevuta”, sono alla stessa altezza
della buona posizione da cui si pose alla vista del visionatore. 14, infine,
nel cosmogramma di Ebertin a 90°, è uguale al 194, che è il mezzopunto Giove/FC/Nettuno
del poeta: è proprio la “porta della luce” che abbaglia il cammino del visionatore,
14 è Ide con la sua porta e 14 è il poeta con il suo meridiano, dove, dall’apparizione
fatale, per come si muove l’analemma esponenziale dell’oggetto a,
farà il passaggio il podice di Ide per farsi la bevuta o la fumata. Curiosa la corrispondenza del suo indice
costituzionale: 91 podice x 100 = 9100 : 166 altezza = 54.81, che nella tavola
numerica sarebbe, il 54, l’aggettivo “i lìrë”,
che è “ampio”, “largo”, e il podice di Ide è i lìrë, ampio e largo, ma anche “vacante; “libero”, “disponibile”,
addirittura “a buon prezzo”, quindi da riempire con la famosa bevuta alla
tedesca. L’81 qualificativo dell’indice costituzionale rimanda allo schema
verbale “fitoj”, che è “ottenere”, “conquistare”. Il podice di Ide o Ide Dafìnashìtës stessa il poeta la ottiene a “buon prezzo”(i lìrë), insomma è “disponibile”(“i lìrë”) per essere “vinta” o “guadagnata”(“fituar”, participio
di fitoj).
►da: Se fosse
l’antologia dell’ Ide-Dukem(…l’apparire di Ide) ♦ 3 ◄