
Ide, quando fu contemplata nel
sottopasso, e il poeta sembrava che raggiungesse il gaudio per la pietra
patagonica, intanto che il tempo passava disse un giorno: Se “pasdalje” è l’uscita
dietro, così come voi lo chiamate brimëbrimë, per fare di un buco il
bucone e, poi, quando diventa “boccone”, non si sa più come prenderlo
visto che fa kafshatë ed è, manco a dirlo,
femminile come il tuo buco, che pure a chiamarlo vrimë sempre femminile rimane, sempre una
nomenclatura che esalta il genere femminile, ma è questo che stavo dicendo,
così disse finalmente il poeta, se pasdalje è appunto l’uscita del “pas”, che è
“dietro”, “indietro”, “dopo” ma è anche “secondo”, cioè “secondo me”, tanto che
tu l’altro giorno è questo che hai detto: “Pas dëshirë jote”, “secondo il tuo
desiderio”, e io ti ho risposto : “ Pas
dëshirë jote” , tu ti sei girata :”Jote!”, e io sono andato più
dentro l’entrata dietro e:”Jote, Ide…”, non è femminile pure il desiderio? E l’entrata,
dunque? Il poeta pensava che dalje in quanto uscita era pur sempre il numero
del diavolo, il 15, e allora sarà meglio che a farmi il “brimëbrimë”, o la?, di Ide continui
a farmelo come uscita e pertanto come “pasdalje”, che, anche ufficialmente, è
quello insomma in cui sono entrato, e adesso se devo commutare l’uscita in
entrata, e il pasdalje cosa diventa? Come si dice “entrata”, Ide? Si dice,
rispose al poeta che era dentro dietro, si dice, ooh, aah, come si dice?, aaah,
si dice: “Hyrje”. E come il poeta “ngazava” di più, questo disse:”Oh, Ide,
pashyrje…Nuk është pashyrie[“Non è l’entrata dietro”], kjo është…shumëpashyrie[“questo”-messo al
femminile: “questa” è kjo- è il bucazzo, il superbucodelculo], ma non glielo
disse in italiano, non lo tradusse, insomma, lasciò dentro il miele, i mjaltë, dello
shumëpashyrje, l’entrata-dietro al superlativo assoluto, l’entratona, l’entratissima-dietro,
o l’entrata-dietrissima, la superentratona-dietro. Ide gli disse, quando
uscirono dal sottopasso, che le era piaciuto lo shumëpashyrie che avevano
fatto, che, insieme così lo avrebbero nominato al proprio desiderio, pas dëshirë
jote, disse il poeta; pas dëshirë jote,
gli rispose Ide, pas dëshirë jote…brenda pashyrje ime…[“secondo il tuo
desiderio…dentro il culo mio”].[ii]
►da: Se fosse
l’antologia dell’ Ide-Dukem(…l’apparire di Ide) ♦ 4 ◄
[i]
Leggi:”pasc-ürìje”.
[ii]
A prosposito del 15 che sarebbe “dalje”, il poeta non poté non restare
estrerrefatto per “hyrje”, che, nella tavola numerica del sistema gancio della
memoria, era semplicemente il 4, che è, nel commento al tarocco di Eliphas
Levi, la Porta o il Governo presso gli Orientali. Ed è il 4, che è l’Imperatore,
l’invito, più entrata di così?, il potere, il tetragramma, la pietra cubica. La
lettera ebraica, più heimlich di così non si può, del 4 che è il numero dell’entrata,
è “Dalet”, che allittera “dalje”, che è l’uscita!