Non avendo indicazioni sull’altezza di Lucia, ed
essendo i parametri medi del Seicento nettamente più bassi rispetto a quelli di
oggi(160-169), si può comprendere la Normolinea, che Lucia dovrebbe essere, tra
156 e 165 centimetri:
con un’altezza di 156 cm , un seno di 87 centimetri è già
di tipo mesomorfo pesante; un seno di
90 centimetri
è già abbondante, mentre il dovizioso sarebbe sui 94,95 centimetri (roba
da Indice Costituzionale 60.25!);
con un’altezza di 165 cm , un seno da 90,
darebbe un Indice Costituzionale pari a 54.44 e la Normolinea Mesomorfa sarebbe
pesante;
con un seno da 95 cm , sarebbe di tipo Normolinea Mesomorfa
abbondante; il seno dovizioso comporterebbe un potente apparato da 40-41
pollici: difatti a 40
pollici (=100 cm), l’Indice Costituzionale sarebbe pari a
60.60[1].
Le anche potenti e il gran didietro elogiato anche da
Osio, con questo monumentale e dovizioso seno, dovrebbe darci un tipo con un pondus
altissimo.
Proviamo a calcolarlo:
presupponendo un’altezza da normolinea abbastanza alta
per i parametri dell’epoca, 165 centimetri , e un seno da 100, che per dare
l’Indice Costituzionale pari a 60.60, non potrebbero che essere connessi al peso di 65 chilogrammi ,avremmo:
[Stat – (Peso + Seno o Fianchi)= Indice Pondus]165 - [65+100=] 165 = 0, che è
l’indice altissimo, monumentale, la
dovizia assoluta, essendo il valore “altissimo” dell’Indice del Pondus
contenuto in ordine decrescente da 11
a x.
Anche la “bella baggiana” per i bergamaschi di Manzoni
può specchiarsi in misure più o meno monumentali: una normolinea
meso-endomorfa, con quel pizzico di fuori-quota
che la rende appunto “bella baggiana”, cioè “bella fregna per la fava”, o il
glande della fava, insomma una bellezza modesta, non esposta, contenuta,
introversa, ma che, pur deludendo alcune aspettative immediate, non sfugge ai
bergamaschi quando, in questa sentimentale apatico-flemmatica, vedono una
“bella baggiana”: “Avete veduto che bella baggiana che c’è venuta?”
La baggiana, la nigaude, la bêtise, la conerie, la
joberie: espressione pesante che dà tutto il peso, il pondus, di questo fascino
nascosto di Lucia Mondella: d’altronde il significante somatico di una
sentimentale apatica è sempre un culo poderoso e un seno altrettanto copioso.
Lucia Castagna è, nella tipologia junghiana, una
sentimentale sensoriale, è pur sempre una nigaude, una bella baggiana, ma con
un saper fare in senso nascosto astuto e basso: è maestra nel rischiarare tutto
ciò che le si accosta, come se la sua luce fosse quella del bagliore didonico, quella dell’anello solare di Bataille, se vogliamo[2].
[1] Per il calcolo dell’ Indice Costituzionale e dell’ Indice
del Pondus, cfr. V.S. Gaudio, Oggetti
d’amore, Scipioni bootleg, Viterbo 1998.
[2] Cfr. quanto viene detto alla nota 54.
da ¯
V.S. Gaudio ⁞
Il
Nome proprio della Castagna
La versione di 62 pagine
del testo di
critica fenomenologico-polimaterica
di v.s. gaudio sui promessi sposi di Piero
Chiara|