Lebenswelt con Hugo Pratt sul Bosco del Torinese
e il bagliore ainico della moglie del
Poeta
Come se fosse stata qui
la spedizione, nei pantani della Sibaritide e non nell’Orinoco, dove nel delta
si inventano numerose lagune, e dove la più bella è anche la più pericolosa[i]; e con Corto c’era il
poeta, la moglie del poeta e l’esperto marinaio il padre di questa, legati nel
nome della lode del mare o dell’acqua del genere maschile.
La moglie del poeta era
una navigatrice provetta, esperta seguace del padre, nella sua giovinezza,
quando a volte appariva sulla spiaggia a trarre a riva la barca insieme al
padre e ad altri marinai, gli avventori, semplici bagnanti o curiosi della
battigia, restavano abbagliati dal bagliore
ainico della giovane donna che, anche in shorts bianchi a fior di culo, si
faceva demone meridiano per la libido di quasi tutti quei visionatori occasionali e precisi destinati a farsi
cultori indefessi di quell’oggetto “a”; se non ci fosse stato il poeta, la regola
sequenziale degli items del Contatto[ii]
e della Carezza[iii]
non si sa in quanti soggetti sarebbe stata fulminata dal bagliore ainico della figura lodata, nei piaceri singolari diuturni di
quegli avventori, come “lode del mare”, tra greco e latino, e anche “racconto
del genere maschile”.
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Hugo Pratt. La laguna dei bei sogni. Lizard ed. pag.13 |
-
C’è
un tamburo o una sirena infinita che udiamo da un bel po’, eppure non sappiamo
dire da dove possa provenire, anche se il messaggio è chiaro e dice che nel
pantano dei bei sogni c’è un torinese, ed è malato, anzi, ne siamo certi,
dev’essere pazzo. Nessun torinese, dice Corto, resterebbe nel pantano dei bei
sogni , a meno che non sia pazzo. Cosa ci
farà in questo posto?
Ci sono
tre posti terribili tra il Delta del Saraceno, del Satanasso e della foce del
Crati, il più pericoloso è il pantano dei bei sogni, o il bosco del torinese. Bisogna
andare a vedere, dice Corto. Non posso lasciar solo quest’uomo…
-
Bene,
Corto Maltese, gli risponde il poeta. Se vuoi andiamo, ma non sarà facile
raggiungerlo; intanto bisogna attraversare la ferrovia, e quindi vorrà dire che
non siamo venuti in barca.
-
Smettetela
con quei tamburi, urla il torinese, basta, basta, divento sordo, questa non è
la contrada del campanaro, è semplicemente la contrada del pantano, e se c’è
quel marinaio con quel pezzo di figliola appresso allora è la contrada del
bosco del torinese, anche se dovrebbe essere chiamata la contrada dell’ainos maris, che è la lode e il racconto del mare e del genere maschile,
e che è anche il terribile, l’Heimlich
del (- φ),
stando a quanto dice il marito della giovane figlia di quel marinaio che, si
narra, appartenne alla banda Pignatelli che operò nel golfo di Taranto durante
gli ultimi anni della seconda guerra mondiale. Dio mio, che bello questo
pantano dei bei sogni, e delle infinite pugnette, è strano che Harry Mathews[iv] non vi abbia ambientato
alcun piacere singolare, che tipo scarso! Qui, c’è il tesoro del reggimento a
cui appartenne da militare anche il poeta, che era della Brigata Pinerolo e,
poi, si è dovuto congedare, quel coglione antimilitarista, nel luogo in cui c’è
la Confraternita della Caccia e di Sant’Uberto, un autentico fesso
costituzionale, per questo l’abbiamo spedito a Torino!
… Ah,
sentite, arriva qualcuno, devono essere i miei vicini, con quella bella puledra
marinaia, non ditemi che è dal mare che sta venendo la lode del mare!
-
Come
sta?, chiede Corto al torinese.
-
Orribilmente,
anche se a vedere la figlia giovane del mio buon marinaio della Banda
Pignatelli, il sobbalzo del mio (-φ) non solo mi fa venire il singhiozzo ma, se non distolgo il pensiero, ho emissioni
incontrollate non solo di liquido preseminale. Lei non sa quante volte questa
giovane figa del bagliore ainico allieta i miei piaceri singolari. Non crede
che il poeta, che ne detiene il godimento singolo e singolare, debba ogni tanto
delegarmi come suo sostituto, non solo notturno? E’ ignobile che quello
straordinario picciunazzo, come
dicono qui questi terroni, se la faccia sempre con quell’insignificante poetino
di suo marito, non crede?
-
E’
sconsiderato, disse Corto.
-
Sconsiderato?
Lei è generoso nei suoi confronti.
-
Allora,
diciamo inammissibile, ma non ci pensi più per il momento, o, almeno, resista
fino a stanotte e poi ne faccia la lode
infinita nei suoi piaceri singolari notturni fino al sorgere del sole. E a
proposito, perché non ne manda una microcronaca ad Harry Mathews?
-
Fesserie.
Scommetto che lei è della Folletto. Va rompendo il cazzo di casa in casa per
carpire i piaceri singolari della gente. E non solo i piaceri notturni.
-
Non
direi, rispose sorridente Corto. Questo è il Bosco dei Bei Sogni, o il Pantano,
se vuole, non ci sono case né casolari, né pisciaturi, né capanne o caselli
dell’eterotopia, non solo come la intende Michel Foucault[v].
-
Non
ho caldo, rispose ancor più sorridente il Torinese. E poi è tutto
maledettamente bello qui. Il Pantano dei Bei Sogni, il Pantano delle Seghe del
Torinese…
-
Senta,
questo Pantano ha un nome, il Pantano dei bei sogni e delle pugnette del poeta,
è il più pericoloso della nazione e del mondo, la dimora di tutti i fantasmi più immondi non solo
d’America…Guardi l’erba…non finisce mai di crescere…più ne tagli, più ne
cresce, altro che Folletto, questo è il posto da cui è stata generata la
produzione infinita dei tagliaerba. Su, venga via, venga con me, ritorniamo nel
nord Italia!
-
La
ringrazio, ma resto qui, sono il Torinese e questo è il Bosco del Torinese.
-
Senta,
aggiunse Corto, qui in questo Pantano ha origine ogni malattia e qui, quando si
comincia a sognare non ci si sveglia più, è la contrada del Campanaro e della
Pignata piccola, lei è stato ingenuo a venire quaggiù, anche se è dentro il
sogno di fottersi la moglie del poeta per un intero ciclo lunare, manco fosse
un saraceno.
-
Cosa
vuole insinuare?
-
Oh,
basta! Posso indovinare quasi tutto di lei. Non solo lei è un piemontese
tipico, ma se voleva fottersi la moglie del poeta perché non se l’è fottuta
prima che fosse la moglie del poeta, avrebbe potuto farlo benissimo quando
veniva a cercar funghi con tutte quelle sorelle depravate , che, a conti fatti,
pur essendo quella giovane il piatto forte e appetitoso, una botta a ognuna di
quelle troie avrebbe potuta dargliela almeno una alla settimana, cioè una fase
lunare la sorella maggiore, la fase a seguire la quarta, poi riposo per via
della terza che non è chiavabile nemmeno se te lo tira su prima la giovane,
quella della lode del mare e del fallo, quindi si riprende e via anche con la
madre, tanto il marinaio non c’è mai in loco, lui va sempre per mare, e la sua
casa è il porto di approdo di tutti i filibustieri di tutte le confraternite
interregionali, poi quella che è rimasta, e infine la giovane, a fotterla nel
novilunio o nel plenilunio a seconda delle posizioni del Foutre du Clergé de France da inscenare. Comunque, adesso la cosa
non è più possibile. Lei è malato, sia ragionevole, lo faccia recintare questo
bosco e venga con me.
-
E
la seconda che fine ha fatto? – chiese il Torinese.
-
A
parte il fatto che quella , per essere chiavabile, dovremmo rifarla dalla testa ai piedi e, possibilmente,
chiamarla con un altro nome, e, poi, non lo sa? Andando spesso da Pignatelli a
Sellia Marina, a un certo punto non è tornata più nel Pantano, l’hanno
ritrovata a scopare con il Folletto nella zona della Nato di Vicenza,
ufficialmente presso i parenti recentemente verbalizzati come famiglia di San
Giovanni.
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Hugo Pratt. La laguna dei bei sogni. Lizard ed.:pag.31 |
Nel Pantano dei Bei
sogni c’è nella notte del Torinese la
vincita alla Lotteria di Sibari, e quel maledetto carro armato tedesco, davanti
al quale era scappato e nessuno si era stupito, tutti avrebbero voluto fuggire,
ma ci vuole più coraggio a vivere da vili che a morire da eroi, e allora il
Torinese adesso attaccherà quel carro armato e poi recinterà il bosco e se ne
andrà a Ventimiglia a far la tratta degli immigrati clandestini, e la sera
andrà al Casinò di Sanremo dove conoscerà la pittrice Klelia
Kostas, e la porterà poi a Torino, con i capelli rossi e gli occhi verdi,
ma prima deve fermare quel maledetto tank tedesco, altrimenti come si farà poi
ad emigrare in Germania, appena finita la guerra e quando non era ancora cominciata
come farebbero a vendere il Kobold come Folletto principalmente in Italia,
quando non giravano porta a porta nemmeno i bardinellisti dell’Albidona…
Così prima che spunti
l’alba, il Torinese fa saltare il Tank e prende tutto il denaro dei tedeschi e
degli americani insieme, e anche degli inglesi, poi cade in un buco ma la
ferita non gli fa molto male, si guarda in giro e non c’è più nessuno, dove
sono gli altri, perché lo hanno lasciato solo in questa nebbia nel pantano di
Villapiana?
Vuole tornare nel Bosco
dei Bei Sogni che gli piaceva tanto e farsi un piacere singolare, con la figlia
giovane del marinaio che ha fatto un casolare vicino al Bosco e per entrarci
deve attraversare la ferrovia ma non c’è pericolo perché c’è il semaforo e quando
è rosso allora lui passa, e se passa la figlia del marinaio, così la sogna nel piacere
singolare, che viene qui per funghi o per le grosse pigne, "finisce che per non
farle pagare il canone Rai a Torino le faccio vedere come si innalza il mio (-φ) quando lei mi fa la
numero 40 per raccogliere funghi anche se sarebbe bastato fare la 17";
la sua azione è stata magnifica, la sua bomba ha fatto saltare il dispositivo di alleanza della figlia bona del marinaio che ha eretto il casolare davanti al Bosco del Torinese dopo che lo Ior gli aveva ordinato di vendersi la casa della dote della moglie per sposare la prima figlia, nello stato di famiglia così ordito, a uno zingaro delle giostre stanziali, è stato spiacevole che quel tanghero di mitragliere abbia sparato al Torinese, anche se non lo ha colpito, ma è soltanto un sogno, e difatti pur avendo recintato il Bosco, poi è cresciuta l’erba e quelli del Comune non sono venuti più a tagliarla, e allora la Ferrovia ha venduto la rete elettrica e quelli hanno messo altri fili e tappato le finestre del casello, per evitare che il fantasma del Torinese continuasse a molestare le ragazzine che passavano in bicicletta o in motorino, poi se avevano la vespa, a guardarle, era immediatamente dentro un subitaneo piacere singolare a spruzzo immediato, per via dell’acqua, o della fonte che, intanto, se l’è ricordato ha a che fare con quel marinaio e il suo cognome e anche con una chiesa sconsacrata a Roma dove adesso si è preso mattoni e nome una ditta che fa le videoconferenze, ma non si tratta di visionatori, nel senso di Edgar Morin, così a tarda sera, passa l’ultimo treno, e poi non ve ne saranno più, gli appare la moglie del poeta, che gli dice che tra il poeta, che è stato mandato via a Torino, e lui, il Torinese, lei sceglie il Torinese che è qui nel Bosco del Torinese e adesso è davvero una sorpresa, un Heimlich ainico, credeva di essere solo il Torinese e detestava il mondo, e si era incazzato con Pignatelli che riposa in pace a Santa Maria dell’Armi, che da qui, dal Bosco dei Bei Sogni, lo vedeva ogni giorno, e anche di notte, se c’era la luna, e di turno non fotteva nei sogni la giovane figlia del marinaio che con quel nome dell’acqua e del mare, anche se il mare è la figlia più giovane, per via del nome lo è anche per la lode del genere maschile e quindi del fallo, che essendo, secondo Lacan, il (-φ) e quindi è quello del poeta, e allora il Torinese chiede alla moglie del poeta se lo ama, le chiede:
la sua azione è stata magnifica, la sua bomba ha fatto saltare il dispositivo di alleanza della figlia bona del marinaio che ha eretto il casolare davanti al Bosco del Torinese dopo che lo Ior gli aveva ordinato di vendersi la casa della dote della moglie per sposare la prima figlia, nello stato di famiglia così ordito, a uno zingaro delle giostre stanziali, è stato spiacevole che quel tanghero di mitragliere abbia sparato al Torinese, anche se non lo ha colpito, ma è soltanto un sogno, e difatti pur avendo recintato il Bosco, poi è cresciuta l’erba e quelli del Comune non sono venuti più a tagliarla, e allora la Ferrovia ha venduto la rete elettrica e quelli hanno messo altri fili e tappato le finestre del casello, per evitare che il fantasma del Torinese continuasse a molestare le ragazzine che passavano in bicicletta o in motorino, poi se avevano la vespa, a guardarle, era immediatamente dentro un subitaneo piacere singolare a spruzzo immediato, per via dell’acqua, o della fonte che, intanto, se l’è ricordato ha a che fare con quel marinaio e il suo cognome e anche con una chiesa sconsacrata a Roma dove adesso si è preso mattoni e nome una ditta che fa le videoconferenze, ma non si tratta di visionatori, nel senso di Edgar Morin, così a tarda sera, passa l’ultimo treno, e poi non ve ne saranno più, gli appare la moglie del poeta, che gli dice che tra il poeta, che è stato mandato via a Torino, e lui, il Torinese, lei sceglie il Torinese che è qui nel Bosco del Torinese e adesso è davvero una sorpresa, un Heimlich ainico, credeva di essere solo il Torinese e detestava il mondo, e si era incazzato con Pignatelli che riposa in pace a Santa Maria dell’Armi, che da qui, dal Bosco dei Bei Sogni, lo vedeva ogni giorno, e anche di notte, se c’era la luna, e di turno non fotteva nei sogni la giovane figlia del marinaio che con quel nome dell’acqua e del mare, anche se il mare è la figlia più giovane, per via del nome lo è anche per la lode del genere maschile e quindi del fallo, che essendo, secondo Lacan, il (-φ) e quindi è quello del poeta, e allora il Torinese chiede alla moglie del poeta se lo ama, le chiede:
- Mi ami sinceramente,
o vuoi semplicemente farmi una pugnetta, s’intende una bella pugnetta qui in
questo Bosco dei Bei sogni e delle Belle pugnette?
E lei che cosa gli
risponde al Torinese?
- Sì, caro Torinese [ è così che si chiama: n.d.r.], non potevo fare a meno di venire.
E il torinese:
- Oh, Gaudio mio…allora
sono felice…felice…felice.
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Hugo Pratt. La laguna dei bei sogni. Lizard ed.:pag.31 |
E quando arriva Corto
al mattino gli si dice che è morto all’alba il Torinese e non aveva nemmeno
chiuso il cancello del Bosco che dà ad est sul mare, prima dell’alba, e
all’alba, lo sanno tutti, era nato il poeta, che, nel Pantano dei Bei sogni e
delle belle pugnette, non c’è niente da fare, anche se l’hanno spedito a Torino
a toccar culi sabaudi al mercato della Crocetta, è lui il gaudio della giovane
figlia di quel marinaio il cui nome è più terribile dell’Heimlich freudiano ma
col nome della figlia più giovane è semplicemente il racconto e la lode del
mare e del genere maschile, che, lo sanno tutti, è il fallo, e quindi, secondo
Lacan, è il (-φ) del poeta. Che è
stato spostato a Torino.
[i] Cfr. Hugo Pratt, Corto Maltese.La laguna dei bei sogni, in: Hugo Pratt,
Corto Maltese.Le lagune dei misteri, Lizard edizioni,
Roma 2002.
[ii] Cfr. ITEMS DEL CONTATTO,
in: V.S.Gaudio, Manualetto della Mano
Morta , Scipioni Bootleg, Viterbo 1997:pagg.10-11-12.
[iii] Cfr. ITEMS DELLA CAREZZA,
in: V.S.Gaudio, op.cit. : pagg.
18-19-20.
[iv] Harry Mathews, Singular Pleasures, P.O.L.
éditeur 1983.
[v] Cfr. Michel Foucault, Le eterotopie[1966]. In : Idem, Utopie Eterotopie, trad. It. Cronopio, Napoli 2006. Cfr.
Anche : 1) V.S.Gaudio, Miroir
d’Hétérotopie; 2) V.S.Gaudio, L’Homerotopia: entrambi in : Alessandro Gaudio, Il
limite di Schönberg.
Ricerche Estetiche, con testi di
V.S.Gaudio, Edizioni Prova d’Autore, Catania 2013.
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