Carmelo Cappello ≡ La porta Barocca di Ragusa


Carmelo Cappello
a pagina 73 di
IL POETA
E IL GRAFOLOGO
Ragusa 1984
La porta Barocca di Ragusa

La mia chiave non chiude,
la toppa s’è arrugginita.
Non sono più ammirata,
ma il vento mi fa giocare e cantare:
Crich, Crich, Crich…
Vivo nel silenzio
senza calore né sorrisi.
Io sono un’ombra;
il tempo buono mi fa storia.

Carmelo Cappello 1981
da IL POETA E IL GRAFOLOGO. Antologia degli “autografi”, Ragusa  Quaderni di Cronorama n.1, 1984: pagina 35

Carmelo Cappello per la quarta
di IL POETA E IL GRAFOLOGO
Ragusa 1984

Carmelo Cappello nello schema a pagina 7
mnell'Introduzione alla
Grafopetica di V.S. Gaudio
Nella nostra grafopoetica lo scultore Carmelo Cappello, per il suo autografo sulla porta barocca di Ragusa, fu connesso, nello schema dei gruppi di Crépieux-Jamin, per l’intensità angolosa e lenta, a Elio Filippo Accrocca, V.S. Gaudio, Cesare Ruffato, Fabio Doplicher e, poi, a Inisero Cremaschi; in più, per la forma cosiddetta “semplice”, si trovò connesso, per caratteristiche dominanti come franchezza ed elasticità, con  Elio Giunta, Ester Monachino, Maria Luisa Spaziani, Silvana Folliero e Maria Grazia Lenisa.
Solo per la forma semplice, lo scultore di Ragusa, come poeta, era nello schema verbale dell’ “unire” e perciò dalla parte delle strutture sintetiche come verifica del passato. Sempre nel senso di Gilbert Durand.