✒A Marisa Aìno,la
storica collaboratrice di “Topolino”(edizione Arnoldo Mondadori e The Walt
Disney Ιtalia
Spa), “Minnie & C.”, “Cip&Ciop”, “Astra”(edizione del Corriere della
Sera e RCS Periodici), ⇢il Comune di Villapiana e ⇢la Provincia di Cosenza rendono impossibile uscire di casa per
la paludosa erba che non viene tagliata sul ciglio della cosiddetta Strada
Provinciale 253(ex Strada Statale 106)dove, al km 46,300, è ubicata, dal 1963, la sua abitazione civile.
Se non c’è nessuno che guarda la strada, dal versante frontale al cancello, non
può andare a 114 a comprare il pane e i farmaci né per lei né per suo marito,
il poeta, giornalista e scrittore V.S. Gaudio. La faccenda è stata da mesi
peggiorata per la inumana installazione di un incredibile guardrail che affossa
ulteriormente Marisa Aino e V.S.Gaudio nel pantano di Villapiana.
Ricordiamo
che la signora ⇢Marisa Aino ha
già segnalato al comune in cui è situata la sua abitazione lo stato delle cose
che l’altro giorno le ha fatto subire un incidente uscendo di casa per andare a
comprare il pane quotidiano: la visione
della strada, sia a sud che a nord, è totalmente ostruita non solo dall’erba ma anche da cartelli
inutili, addirittura uno reca, dietro, la dicitura che è stato installato
dal ⇢comune
di Cerchiara(sic!), e da un irregolare
palo della luce piantato davanti casa, anziché sul bordo stradale
sx, secondo la direzione verso ⇢nord della SP 253!
Questo qua sopra è
il post, su pingapa e gaudia 2.0, dopo l’incidente
subito, il 16 maggio u.s., dalla signora
Marisa Aino.
Adesso mia moglie sta subendo altri
effetti collaterali, dovuti sempre alla inerte negligenza dell’amministrazione
del comune di Villapiana e alle imposizioni terrificanti della Provincia di Cs:
l’assicurazione(1),
per il “macinino” di servizio della casa atavica, per andare a prendere pane e
companatico(2) per gli occupanti non solo del piano T(3)(veramente
è sotto il livello stradale, la famosa ex statale 106!), è stata artatamente aumentata al 130%, e chi
ha subito danni è stato il “macinino”.
🔎Grazie comune di Villapiana, paghiamo l’utenza 41 Tari, che, se non erro, ha in sé l’addizionale provinciale, ma anche se non la percepisse, allora perché codesto comune ci mette un lampione sotto casa (4) e non taglia l’erba?!
🔎Grazie provincia di
CS, per aver rilevato l’ex tratto della SS 106, in cui venne la sventura di
allocarcisi ai miei suoceri nel lontano 1963, per dislocazione costituita dallo IOR, e grazie del fenomenale guard-rail,(5) per cui gli operatori della
raccolta differenziata, i corrieri, le postine(6), gli amici non
sanno più come parcheggiarsi, avete addirittura smantellato la secolare
piazzola di fronte casa, che è prospiciente ad altra particella della casa, lì
proprio dove da secoli c’è un fossato non coperto, vecchio canale lasciato così
evidentemente dal Consorzio di bonifica di Trebisacce(recentemente
commissariato)!
(1)
naturalmente,
nello stesso periodo dell’incidente, l’agenzia, che era di Trebisacce, il
paese da cui vi separa il Saraceno con i suoi tre ponti, fu letteralmente
smantellata, è subentrata una di Villapiana!
(2)
E anche le medicine, rigorosamente a pagamento, sempre
“date” a caso, senza alcuna anamnesi nemmeno di qualche giorno prima, del
cosiddetto mio medico di base Mandaglio, che non mi ha mai onorato di una sua
precisa ricetta: l’ultima sua indicazione vocale, a mia moglie, il 24 luglio
u.s.: farmaco, molto in uso in Svizzera,
dal prezzo esorbitante come la dose indicata da comprare direttamente in
farmacia qui, senza alcuna ricetta. Insomma, da quando è mio medico di base(mi
ha preso automaticamente prendendo la lista del precedente, che era Tarsitano e
veniva, come Bentivenga che fu compare e medico anche di mio nonno, da
Villapiana…), sono fuori dal sistema sanitario nazionale?
(3) Al piano 1 dell’immobile c’è per esempio la sorella 84enne di mia moglie, che, dall’inizio dell’anno, è stata raggiuta da richieste di dimostrazioni di bollette utenza 41 pagate, che non se le trovavano all’ufficio tributi, abbiamo dato alla povera destinataria copie e lei ha mandato il commercialista(sic) che avevano quando tenevano, con l’altra sorella, la cosiddetta bottega della “Cicogna” a Trebisacce(sempre a connessione dello IOR), che, insieme all’addetto, giusto il 16 giugno poi le ha affibbiato una evidente tassazione fittizia e suppletiva! Una quasi identica operazione era stata fatta con la defunta sorella di questa 84 enne, sempre in ambito “Cicogna”: fattura fittizia, il giorno prima della cosiddetta “fattura fittizia”, da fare, per l’allora prefetto di Cosenza, insomma si era nelle feste di Natale e Capodanno: e arriva una epistola comunale- da mostrare a noi- sulla Tari, ignorando spudoratamente l’utenza, storica, del proprietario (il padre vs madre) n.41. Noi a dirle di rendere tutto al mittente spiegando che aveva pagato essendo tra gli occupanti del piano 1 di questo immobile soggetto, per la Tari, all’utenza n.41. Invece, poi, venne a riferire che gliel’aveva “risolta” un tale, quello che, quando la stessa scomparve, la sera venne a dirmi:” che peccato, gli avevo promesso il palo della luce(solare)”: in verità – ebbi a precisargli- il palo della luce i miei suoceri era dal 1963 che ne hanno atteso invano la luce…
(4)
E quando si deciderà a lastricare il fossato della rete
fognaria, visto che qui ce l’hanno tutte le abitazioni e non, e così quanto
meno la smettiamo di falciare continuamente l’erba?
(5)
Intaccando profondamente l’impianto della fibra Tim,
ragion per cui abbiamo avuto ulteriori danni e siamo stati per oltre 20 giorni
senza telefono fisso, in mezzo al pantano, e senza internet!
v.s.gaudio
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prossimamente: “Ringraziamenti alla Prefettura di Cosenza”